VIE RESPIRATORIE

PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE

Perché utilizzare un facciale filtrante polvere?

Le sostanze pericolose che in ambienti lavorativi è possibile inalare hanno delle ripercussioni negative sul nostro

organismo. In molti processi lavorativi, è possibile imbattersi in sostanze pericolose sotto svariate forme, sia

solide che liquide, ad esempio: fibre, polveri sottili, fumo, spore, germi, etc...L’utilizzo di un facciale filtrante

polvere certificato, permette di filtrare in modo efficiente molte sostanze nocive presenti nell’aria, a seconda della

tipologia.

Tutti i DPI che proteggono le vie respiratorie sono classificati in Categoria III secondo il Reg.(UE) 2016/425, cioè

proteggono dai rischi maggiori in ambienti di lavoro, che possono causare conseguenze molto gravi, danni

irreversibili alla salute o in alcuni casi morte.

NORMA GENERALE

EN 149:2001+A1:2009 DISPOSITIVI DI PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE -

SEMIMASCHERE FILTRANTI CONTRO LE PARTICELLE - REQUISITI, PROVE, MARCATURA

La presente Norma è la versione ufficiale della Norma europea EN 149:2001+A1 (edizione maggio 2009).

Specifica i requisiti minimi per le semimaschere filtranti antipolvere utilizzate come dispositivi

di protezione delle vie respiratorie ad eccezione di quelle destinate alla fuga.

La scelta della classe filtrante (FFP1, FFP2, FFP3) più adatta dovrà essere identificata in base alle condizioni

dell‘aria, alla quantità di ossigeno e di contaminanti presenti in essa.

L’ossigeno è essenziale per la vita: la normale concentrazione dell’ossigeno nell’aria che respiriamo è pari al 21%

circa. Si presenta un rischio, se la concentrazione di ossigeno nell’aria diminuisce o se aumenta la concentrazione

di sostanze nocive.

CAPACITÀ DI FILTRAGGIO

L’efficienza di un facciale filtrante per polveri, è dato dalla somma delle probabilità di catturare il particolato

(polveri) per via meccanica ed elettrostatica.

CLASSE FILTRANTE

EFFICIENZA FILTRANTE

PROTEZIONE

APPLICAZIONI

Taglio

Foratura

Mola

Levigatura

-

MATERIALI

LIVELLO FFP

Amianto

FFP3

Polvere di mattone (può contenere silice)

FFP3

Cemento (può contenere silice)

FFP3

Calcestruzzo (può contenere silice)

FFP3

Polvere di vetro

FFP3

Legno duro (quercia, legno tropicale, teak, MDF)

FFP3

Metallo

Acciaio dolce

Polvere minerale (può contenere silice/amianto)

FFP3

Vernice non cromata

FFP2

Vernice con cromo, arsenico, rame

FFP3

Plastica

FFP2

Silice

FFP3

Legno morbido (pino, legname)

Saldature

Acciaio inox

FFP3

Acciaio

Lacca

Raccolta dei rifiuti

Pulizia dei pavimenti

FFP1

Polline

FFP1

Nella marcatura secondo EN 149

è possibile trovare uno o più dei

seguenti requisiti aggiuntivi:

NR

Indica che il respiratore non è riutilizzabile.

Il suo utilizzo è limitato ad un singolo turno

di lavoro per un massimo di 8 ore

D

Indica che il respiratore ha superato

il test di intasamento alla polvere di

dolomite. Questo test verifica la resistenza

respiratoria dopo l‘intasamento con polvere

di dolomite (requisito opzionale)

FFP2

FFP2

FFP2

FFP2

FFP2

FFP2

FFP2

COME VIENE FILTRATA L’ARIA NELLE MASCHERINE MONOUSO?

Le mascherine monouso filtrano l’aria mediante un’azione meccanica, abbinata ad un’azione elettrostatica;

per questo motivo questi DPI hanno una «scadenza», perché la carica elettrostatica termina. La capacità filtrante

è dovuta alla carica elettrostatica che viene impressa al tessuto interno della mascherina. A seconda delle

dimensioni delle particelle, entrano in azione diversi meccanismi di filtrazione. Quelle più fini vengono catturate per

effetto della carica elettrostatica, quelle più grandi vengono trattenute meccanicamente.

DA COSA DIPENDE LA DURATA DI UNA MASCHERINA MONOUSO?

Le mascherine monouso sono certificate per essere utilizzare per un turno di lavoro (8 ore lavorative). La loro

«durata» dipende dal livello di intasamento (la resistenza respiratoria diventa eccessiva a causa delle polveri

filtrate) o dalla perdita di tenuta sul viso (si avverte la sostanza).

Ambienti chiusi e molto polverosi ovvero ove la concentrazione di contaminanti è molto elevata potrebbero

ridurne la normale durata.

CORRETTO POSIZIONAMENTO DEL FACCIALE FILTRANTE

Posizionare correttamente la mascherina è un fattore di fondamentale importanza

per garantirne la sua efficacia. Di seguito i passaggi per il corretto posizionamento:

Quando la concentrazione di ossigeno

nell’aria è >17% in volume e sono presenti

contaminanti noti, quali: polveri, fumi, nebbie;

è consigliabile utilizzare un facciale filtrante

(mascherina monouso)

FFP1

80%

PARTICELLE SOLIDE NON VELENOSE E SENZA TOSSICITÀ SPECIFICA

CHE POSSONO IRRITARE LE VIE RESPIRATORIE

FFP2

94%

PARTICELLE DANNOSE PER LA SALUTE E SOSTANZE TOSSICHE

(POLVERI, FUMI E AREOSOL SIA ALLO STATO SOLIDO CHE LIQUIDO)

FFP3

99%

PARTICELLE NOCIVE PER LA SALUTE E VELENOSE (POLVERI,

FUMI, AEROSOL), NONCHÉ SOSTANZE TOSSICHE RADIOATTIVE E

CANCEROGENE (VIRUS, BATTERI, SPORE)

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