Preparazione delle superfici

A seconda che il supporto sia costituito da un massetto cementizio o dalla pavimentazione esistente in ceramica o in materiale lapideo, la corretta pre-

parazione del supporto, così come la posa dei pannelli (dovranno risultare completamente incollati al supporto e stabili), sono condizione indispensabile

per la riuscita e la durabilità dell'intervento.

Nel caso il supporto sia costituito da un massetto cementizio esso si deve presentare come segue:

• Sufficientemente planare: per consentire il corretto incollaggio dei pannelli in plastica e della successiva posa delle tubazioni.

• Pulito: tutti i supporti dovranno presentarsi senza parti friabili o in fase di distacco, polveri, lattime di cemento, sbavature e quant'altro possa inficiare

l'adesione.

• Privo di fessurazioni: eventuali crepe o fessure dovranno essere sigillate mediante colatura di EPORIP, adesivo bicomponente epossidico, provve-

dendo a cospargere della sabbia asciutta sulla superficie del prodotto fresco, al fine di favorire l'aggrappo delle successive applicazioni.

• Stagionato e dimensionalmente stabile: il periodo di stagionatura/maturazione è uno dei requisiti importanti di un massetto cementizio di nuova rea-

lizzazione. Il tempo di stagionatura di un massetto “tradizionale” in sabbia e cemento è di circa 7-10 giorni per centimetro di spessore. Tale tempo può

essere vantaggiosamente ridotto se si utilizzano leganti speciali come il MAPECEM, legante idraulico speciale per massetti, a presa e ad asciuga-

mento rapidi (24 h), a ritiro controllato o TOPCEM, legante idraulico speciale per massetti, a presa normale e ad asciugamento veloce (4gg.), a ritiro

controllato, oppure malte premiscelate pronte all'uso da miscelare solo con acqua come il MAPECEM PRONTO o il TOPCEM PRONTO.

• Asciutto: l'umidità residua deve essere conforme ai valori previsti per la posa dei pavimenti sensibili all'umidità ed uniforme in tutto lo spessore del

massetto.

• Resistente meccanicamente: la resistenza meccanica, così come lo spessore, deve essere adeguata alla destinazione d'uso ed al tipo di pavimento

da posare. In linea generale per ambienti civili la resistenza meccanica non deve essere inferiore a 20N/mm

2

, mentre per gli ambienti industriali non

deve essere inferiore a 25N/mm

2

.

Nel caso i cui il supporto sia costituito da un'esistente pavimentazione in ceramica o in materiale lapideo, si dovrà adottare la seguente procedura:

• Verifica la planarità della pavimentazione.

• Eseguire un accurato sondaggio, mediante battitura, della pavimentazione al fine di individuare e successivamente rimuovere eventuali piastrelle che

risultino in fase di distacco.

• Abrasione di tutta la superficie al fine di renderla ruvida, favorendo così l'aggrappo di NOVOPLAN MAXI utilizzato per la saturazione dell'impianto.

• Pulizia con acqua e soda caustica al fine di eliminare residui di sporco ed unto o quant'altro possa impedire l'adesione della rasatura, facendo segui-

re un abbondante risciacquo con acqua.

• Eventuali vuoti, creati dalla rimozione delle piastrelle non perfettamente ancorate, dovranno essere colmati mediante l'applicazione di NIVORAPID,

rasatura cementizia tissotropica, ad indurimento ed asciugamento ultrarapido, per spessori da 1 a 20 mm.

Completate le suddette preparazioni del supporto si dovrà procedere alla stesura su tutta la super

ficie di ECOPRIM T, primer acrilico in dispersione

acquosa, esente da solventi, a bassissima emissione di sostanze organiche volatili (VOC), diluito 1:1 con acqua oppure dato tal quale a seconda dell'as-

sorbimento del supporto. La posa dei pannelli, dovrà avvenire dopo aver atteso il suo completo asciugamento che può variare da 3 a 5 ore a seconda

delle condizioni del cantiere e comunque non oltre le 12 ore.

Successivamente si procederà ad eseguire il riempimento dell’impianto ed il suo livellamento con NOVOPLAN MAXI nello spessore minimo sopra i tubi

di 5 mm fino ad un massimo di 15 mm. Dopo circa 3-4 ore NOVOPLAN MAXI può essere pedonabile. Dopo 36-48 ore almeno, a seconda dello spes-

sore realizzato e delle condizioni del cantiere, si potrà eseguire il primo ciclo di accensione per la verifica dell’impianto e la stabilizzazione dello strato di

saturazione dell’impianto.

Ultimato il ciclo d'accensione eventuali crepe o fessurizzazione dovranno essere sigillate con EPOJET o EPOJET LV.

Per la posa, a fuga larga (almeno 3 mm) di pavimentazioni in ceramica o pietra naturale non sensibile all'umidità, si dovrà utilizzare come adesivo

KERAFLEX MAXI S1 o ULTRALITE S1. Nel caso in cui invece la pietra naturale risultasse sensibile all'acqua, l'adesivo da utilizzare sarà ELASTORA-

PID o ULTRALITE S1 QUICK.

La stuccatura delle fughe può essere realizzata con ULTRACOLOR PLUS, mentre per la sigillatura dei giunti di dilatazione si dovrà utilizzare MAPE-

FLEX PU45.

La posa di pavimentazioni in parquet prefinito andrà eseguita con ULTRABOND ECO S 955 1K.

Per la posa di pavimenti resilienti, come linoleum e pvc, si dovranno utilizzare rispettivamente ULTRABOND ECO 520 e ULTRABOND ECO V4 SP,

mentre per l'incollaggio di moquette si dovrà utilizzare ULTRABOND ECO 170.

Tabella riassuntiva

* solo per materiali lapidei non sensibili all'umidità

Ulteriori informazioni:

www.mapei.com

Supporto

Promotore

di adesione

Prodotto per

saturazione

impianto

Adesivo per

pavimento di

ceramica o pietra

naturale

Malta per

stuccatura fughe

e sigillante per

giunti di

dilatazione

Adesivo per

parquet

prefinito

Adesivo per

moquette

1 - Linoleum

2 - PVC

Massetto

in cemento o cls

ECOPRIM T

o PRIMER G

NOVOPLAN

MAXI

KERAFLEX MAXI S1*

o ULTRALITE S1*

ELASTORAPID o

ULTRALITE S1

QUICK

ULTRACOLOR

PLUS MAPEFLEX

PU 40

ULTRABOND

ECO S 955 1K

ULTRABOND

ECO 170

1

ULTRABOND ECO 520

2

ULTRABOND ECO V4

SP

Pavimento

esistente in

ceramica o pietra

naturale

ECOPRIM T

o RCOPRIM

GRIP

NOVOPLAN

MAXI

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