1.8. Istruzioni di posa

e di montaggio

Requisiti generali

L'installazione dei sistemi Wavin Tigris K1, Tigris M1 e smartFIX

deve essere effettuata nel rispetto delle norme tecniche in vigore.

Il montaggio dei sistemi deve essere eseguito esclusivamente da

personale specializzato e qualificato.

Posa e fissaggio

I sistemi Wavin Tigris K1, Tigris M1 e smartFIX sono realizzati

impiegando le tecnologie più avanzate e all’avanguardia.

Gli staffaggi vengono utilizzati al fine di fissare il tubo multistrato, se

montato a vista, mantenendo la sua dimensione nominale.

Si consiglia di utilizzare sistemi di fissaggio con inserto fonoassor-

Il coefficiente di dilatazione dei tubi multistrato Wavin è 0,025 –

0,030 mm/m·K, indipendentemente dalla dimensione del tubo.

Il grafico sottostante consente di determinare le variazioni di

lunghezza dei tubi multistrato Wavin che possono verificarsi in

funzione della lunghezza dei tui e degli sbalzi di temperatura.

bente.

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Occorre rispettare la dilatazione lineare prevista in funzione della

temperatura massima di riscaldamento e della lunghezza del tratto

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16

15

di tubo.

14

Per le modalità di fissaggio dei tubi si distingue generalmente tra

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punti fissi e punti scorrevoli. I punti fissi dividono la tubazione in

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11

sezioni distinte. Se la tubazione è rettilinea occorre posizionare un

punto fisso al centro del tratto di tubi. Non posizionare punti fissi

in corrispondenza dei raccordi che non causano cambiamenti di

direzione.

Per deviare efficacemente le forze di dilatazione lineare occorre

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4

fare in modo che le fascette dei punti fissi siano stabili.

3

In genere le tubazioni verticali (ad es. le colonne montanti) possono

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2

1

essere installate disponendo esclusivamente bracciali a punto

fisso. In tal caso il fissaggio deve essere effettuato prima o dopo

ogni diramazione del piano.

I punti scorrevoli, invece, garantiscono la dilatazione e lo scor-

rimento assiale delle tubazioni. Ulteriori informazioni su questo

argomento sono contenute nel prossimo capitolo.

1.9. Compensazione

della dilatazione

termica

Tutti i materiali di cui i tubi sono costituiti si dilatano o si contrag-

gono per effetto di un aumento o una diminuzione di temperatura.

Nelle tubazioni degli impianti di acqua calda, potabile e riscalda-

mento è importante tenere sempre in considerazione la variazione

di lunghezza dei tubi causata dagli sbalzi di temperatura. La

variazione di lunghezza è causata dagli sbalzi di temperatura e

dalla lunghezza della tubazione installata. In fase di posa è fonda-

mentale valutare con attenzione la disposizione delle tubazioni e

tenere conto delle eventuali variazioni di lunghezza (ovvero delle

dilatazioni) che si possono verificare nelle tubazioni stesse.

1

0

Fig. 10: Dilatazioni longitudinali dei tubi multistrato Wavin

Dilatazione termica lineare dei tubi multistrato Wavin (in base a

α = 0,025 mm/m·K)

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9

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7

6

5

10

9

4

8

7

3

6

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60

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Differenza di temperatura [K]

In alternativa, le variazioni di lunghezza si possono calcolare utiliz-

zando la formula seguente:

Δ l

l

t

= dilatazione lineare (mm)

= coefficiente di dilatazione lineare (mm/m·K)

= lunghezza della tubazione (m)

= differenza di temperatura (K)

Δt

Esempio di calcolo:

Dati noti:

Dati da

calcolare:

Δt

Risultato:

Tubo per acqua calda Wavin Tigris MP

Lunghezza tubo (l) 12 m

Temperatura ambiente minima 10°C

Temperatura del fluido 60°C

dilatazione lineare massima in condizioni d’esercizio

= α x l x Δt

= 60 K – 10 K = 50 K

= 0,025 mm/m·K x 12 m x 50 K = 15 mm

massima dilatazione lineare in condizioni d’esercizio =

15 mm

www.wavin.it

Sistemi per l'Adduzione Catalogo tecnico

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D

i

l

a

t

a

z

i

o

n

e

l

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t

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n

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[

m

m

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L

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