1.14. Dimensionamento e

progettazione degli impianti di acqua

potabile all’interno degli edifici

Nell’agosto del 2008 sono state pubblicate dall’UNI due norme

relative agli impianti per acqua potabile: la UNI EN 806 e la nuova

versione della UNI 9182. Entrambe le norme sono attualmente

valide e sebbene trattino lo stesso argomento possono consi-

derarsi complementari, infatti notevoli sono i rimandi tra la UNI

9182 e la UNI EN 806. La norma “guida”

è la norma europea,

mentre per gli aspetti non trattati da questa (come ad esempio il

dimensionamento degli impianti di ricircolo e dimensionamento

con metodo dettagliato) si deve fare ricorso a quella nazionale.

Criteri di calcolo per il dimensionamento delle tubazioni

Generalità

Il dimensionamento delle tubazioni prende in considerazione la

tipologia dell’impianto, le condizioni di pressione e le velocità di

flusso, incluso le tubazioni interrate all’interno degli edifici.

Tipologia degli impianti

In un edificio coesistono impianti normalizzati e impianti particolari.

Un impianto può essere definito normalizzato quando:

le portate nei punti di prelievo non superano quelle definite nel

prospetto 2;

il tipo di domanda non supera la portata di progetto come illust-

rato nella figura B.1 (pag. 40);

non è destinato all’impiego continuo d’acqua. Per l’impiego

continuo si intede una durata dell’impiego oltre i 15 minuti.

Gli altri impianti sono impianti particolari.

Condizioni di pressione

Pressione statica nel punto di prelievo: max 500 kPa (eccetto rubi-

netti giardino/garage max 1000 kPa)

Pressione dinamica nel punto di prelievo: min 100 kPa

Molti punti di prelievo, come nelle valvole di miscelazione termo-

statiche, necessitano di una maggior pressione dinamica. Questa

condizione deve essere tenuta in considerazione nei calcoli.

La differenza tra la pressione statica nel punto di prelievo più basso

e la pressione dinamica nel punto di prelievo idraulicamente più

sfavorito, diminuita delle perdite di carico (distribuite e concentrate)

permete di calcolare la massima quota in elevazione raggiungibile

all’interno di una sezione.

Velocità massime di flusso

I valori riportati nel Prospetto 3 (pagina successiva) si basano sulle

velocità di flusso seguenti:

tubi collettori, colonne portanti, tubi di servizio del piano: < 2 m/s;

tubi di collegamento a un accessorio (tratti terminali): < 4 m/s.

Le regolamentazioni nazionali possono esigere velocità di flusso

minori, onde evitare rumori e colpi d’ariete.

Metodo semplificato per il dimensionamento delle tubazioni

Generalità

Il presente punto illustra una possibilità di dimensionamento

semplificato per impianti normalizzati. Il metodo può essere utiliz-

zato per tutti i tipi di edifici, che non hanno dimensioni nettamente

superiori alla media. In pratica, il metodo semplificato può essere

applicato alla maggior parte degli edifici.

Il presente metodo si utilizza indifferentemente per tubazioni

d’acqua fredda e d’acqua calda.

Metodi di calcolo dettagliati

Il progettista è libero di utilizzare un metodo di calcolo approvato a

livello nazionale per il dimensionamento delle tubazioni.

Tubazioni di ritorno (ricircolo) per acqua calda

Le tubazioni di ricircolo per acqua calda devono soddisfare altri

requisiti idraulici e pertanto non possono essere dimensionate con

questo metodo. La velocità del flusso nella tubazione di ricircolo

deve essere calcolata secondo le raccomandazioni nazionali.

Unità di carico

1 unità di carico (UC) è equivalente alla portata di preliveo QA di 0,1l/s.

Prospetto 2 - Portata di prelievo QA, portate minime ai punti

di prelievo Qmin e unità di carico per punti di prelievo

Punti di prelievo

QA

l/s

Qmin

l/s

Unità di

carico

Lavello, lavabo, bidè,

cassetta WC

0,1

0,1 1

Lavello cucina, lavatrice

domestica, lavastoviglie,

lavabo, doccetta

0,2 0,15 2

Orinatoio

0,3

0,15 3

Vasca da bagno domestica

0,4 0,3 4

Rubinetti giardino/garage

0,5

0,4 5

Lavello cucina non dome-

stica, DN 20, vasca da

bagno non domestica

0,8 0,8 8

Scarico DN 20

1,5

1,0 15

Per apparecchiature non domestiche fare riferimento al fabbricante

Applicazione del metodo semplificato

Iniziando dall’ultimo punto di prelievo, devono essere determinate le

unità di carico per ogni sezione dell’impianto.

Il valore totale delle unità di carico verrà utilizzato nel Prospetto 3 per

selezionare il diametro corrispondente, in base alla tipologia di mate-

riale utilizzata. Il fattore di contemporaneità è già considerato nel

calcolo sempificato. I valori riportati nel prospetto 3 considerano una

portata di progetto QD come da grafico in Appendice B (Fig. B.1)

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