The stone is the star of the
show in these tables which
were designed by Michael
Anastassiades with
the specific intention of
highlighting the opulence
of the marbles chosen for
his collection ‘Love me,
Love me not’.
In the words of the
designer “I wanted to
use regal colours which
conveyed a sense of the
grandiose, through the
sumptuousness that is
associated with marble.
Simultaneously, I didn’t
wanted to overwhelm the
eye and so it was necessary
to strike a balance between
this lavishness and the
functionality and of
lightness of the tables”.
Instead of the highly
polished look often
associated with marble,
the designer chose a matt
finish so as to bring a more
contemporary touch to
the stone, highlighting its
specific qualities through
this subdued process.
The simplicity of each table
is misleading. For example,
if we take the legs, those of
the rectangular dining table
look like a conventional
four-cornered leg but if
you look closely you will
see that they are, in fact,
curved. This not only
creates a sense of the leg
drawing back, but also has
the effect of lightening the
table itself.
La pietra naturale è la vera
stella, in questa linea di
tavoli disegnata da Michael
Anastassiades che ha
lo scopo ben preciso di
esaltare la regalità dei
marmi, scelti per la sua
collezione ‘Love me,
Love me not’.
Per citare le parole dello
stesso Michael “Volevo
utilizzare colori regali
che trasmettessero un
senso di maestosità,
attraverso la sontuosità
che è associata al marmo.
Allo stesso tempo, era
necessario trovare un
compromesso tra questa
sontuosità, la funzionalità
e la luminosità dei tavoli”.
Invece della finitura lucida
che spesso caratterizza
il marmo, il designer ha
scelto una finitura opaca
in modo da conferire un
tocco più moderno alla
pietra, evidenziandone le
caratteristiche peculiari.
La semplicità del design di
ogni tavolo è spiazzante.
Prendiamo ad esempio
le gambe: quelle del
tavolo dining rettangolare
sembrano ad una prima
occhiata quelle di un
qualsiasi altro tavolo; ad
uno sguardo più attento
noterete che in realtà sono
curve. Questo permette
non solo di alleggerire
i volumi ma allo stesso
tempo crea una continuità
delle linee e degli
accoppiamenti.
Love
Love
me,
me not
Michael Anastassiades
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