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Informazioni tecniche sui sistemi di scarico

SCARICO IDRICO

Coefciente di dilatazione lineare

Il Polipropilene è di per se stesso un materiale con una relativa dilatazione lineare rispetto ad altri materiali plastici. Se il polipropilene è associato a

cariche minerali o fibre minerali nel processo di stratificazione di una tubazione per lo scarico idrico, si raggiungono valori di dilatazione lineare ancor più

limitati.SesiprendeadesempioilsistemainpolipropileneBAMPLASTchehauncoefficientedidilatazionelineareparia λ=0,11,sipuòdesumereche

1 metro di tubo subisce una variazione di lunghezza di 0,11 mm per ogni grado centigrado di differenza della temperatura.

PE-HD 0,190 mm

BAMPLAST PP/PP-MV/PP 0,110 mm

ULTRA-SILENT PP/PP-MV/PP 0,090 mm

POLO-KAL 3S PP/Porolen/PP 0,080 mm

PVC 0,070 mm

POLO-KAL NG e POLO-KAL XS PP/PP-MV/PP 0,050 mm

ALLUMINIO 0,022 mm

RAME e ACCIAIO 0,017 mm

Dilatazione lineare in millimetri (per metro per grado centigrado) dei diversi materiali

Dato che la temperatura dei reflui che entrano nelle tubazioni può variare dai circa 15°C del WC agli 80°C della lavastoviglie, risultano utili alcune

riflessioni relative alla dilatazione termica del sistema sia in fase di installazione che in fase di esercizio. Un tubo lungo 3 m posato ad una temperatura

ambiente di 20°C se viene percorso da un fluido con temperatura di 80°C (scarico di una lavastoviglie) subisce un allungamento Dl pari a:

Chiaramente se la temperatura di installazione è superiore alla temperatura di esercizio si verificherà una contrazione. È fondamentale quindi, dopo avere

determinato le condizioni di posa e di esercizio del sistema caso per caso, consentire le relative variazioni di lunghezza evitandone l'annegamento diretto

nel cemento e mantenendo circa 1 cm di gioco all'interno del bicchiere quando si innesta il tubo in un raccordo o in un altro tubo.

Come eseguire una riparazione da foro accidentale

I sistemi di scarico in polipropilene di Bampi, nel caso di foro accidentale causato da trapano, possono essere riparati, evitando interventi molto più

invasivi che richiederebbero tagli e sostituzioni di pezzi. Con l’ausilio di apposita attrezzatura e di un “disco riparafori in polipropilene”, si può sistemare il

danno in breve tempo.

Foro da trapano (max Ø 15 mm.)

Attrezzo riparafori con matrice

Termosaldatura a circa 200°C

Foro riparato con disco in PP

Fasi dell’intervento di riparazione

1 Realizzareun’aperturasulmurofinoascoprirelaparteforata.Pulireconcuralasuperficiedaripararetogliendoeventualiresiduidimaltaelevigarla

con car ta vetrata a grana fine. Ripassare il foro con una punta da trapano per legno Ø 10 mm. nel caso in cui il foro sia più piccolo.

2 Impugnarelaprolungadallapartedelpomellodilegnoescaldarelamatricedialluminioconphonindustrialeocannelloportandolaallatemperaturadi

fusione del polipropilene (circa 200°C): effettuare la prova di fusione su uno scarto di tubo prima di intervenire sulla parte lesa.

3 Portatalamatriceintemperaturaappoggiarelaparteanterioresultubo,inserendoilpernocentralenelforodaripararee,contemporaneamente,

riscaldare il disco riparaforo premendolo sul lato posteriore della matrice.

4 Applicareildiscoriparaforo,intantocheècaldoemorbido,sullasuperficiedanneggiataesercitandounaleggerapressioneperqualchesecondo.A

raffreddamento avvenuto, tagliare il perno utilizzato per impugnare il disco e verificare la tenuta della saldatura prima di procedere al ripristino della muratura.

BAMPI

Catalogo Generale 2022

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