Informazioni tecniche sui sistemi di scarico
SCARICO IDRICO
Il principio della desolidarizzazione
Gli effetti di trasmissione delle vibrazioni attraverso i materiali, sono sempre poco considerati nelle abitudini costruttive italiane. Eppure, sovente, sono
proprio questi effetti a determinare la maggior parte dei problemi di disturbo acustico lamentati dagli inquilini di un’abitazione. Tanto più quando si ha a
che fare con l’impianto di scarico, composto da tubazioni e raccordi spesso a contatto diretto con gli elementi strutturali dell’edificio come pareti e
solette. Cosa fare, quindi? La soluzione consigliata è quella della desolidarizzazione. Si tratta di creare un disacoppiamento tra l’impianto e l’elemento
strutturale. Per realizzare il principio della desolidarizzazione, le prescrizioni da adottare sono principalmente tre:
1. Utilizzare materiali elastici appropriati alla tipologia di contatto ai quali sono sottoposti;
2. Coibentare completamente l’impianto non lasciando alcuno spazio di infiltrazione di malta o liquidi cementizi;
3. Evitare qualsiasi possibilità di ponte acustico.
Quando l’impianto di scarico è a contatto diretto con gli elementi strutturali
La necessità nel sistema di scarico di garantire livelli di rumorosità conformi ai requisiti acustici imposti per legge, implica l’adozione di materiali isolanti
altamente performanti, soprattutto quando la massa della parete di tamponamento è inferiore agli 80 Kg/m2. o non uniforme e soprattutto a contatto
diretto con l’impianto di scarico. Situazione, quest’ultima, assai frequente nelle tendenze costruttive italiane e nei casi di ristrutturazione. Se si tengono
conto dei volumi disponibili per la realizzazione delle pareti che costituiscono l’involucro edilizio, considerato il necessario spessore utile all’isolamento
esterno (termico e acustico), molto spesso lo spazio lasciato al transito della colonna di scarico è piuttosto limitato e realizzare un adeguato
tamponamentoingradodigarantireunpoterefonoisolanteR di25-30decibel,risultapiuttostocomplicato.
BAMPI
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Con parete di tamponamento tipo laterizio, poroton, CLS,
conmassadialmeno80-100Kg/m2 (R
w
≥25dB)
La colonna di scarico (elemento che soppor ta il maggior carico idraulico
e più soggetto ad intensi e rilevanti effetti acustici) può essere
interamente coibentata con FONOdBAM, una guaina antivibrante in
polietilene monostrato. La guaina elastica è fornita a rotoli e viene
applicata come una sorta di «calza» al tubo, mentre per i raccordi
(braghe e curve) viene utilizzato un apposito nastro confezionato a rotolo
e composto dello steso materiale.
80-100 Kg/m2 (R
w
≥25dB)
Quando l’impianto di scarico transita all’interno di cavedi
Con parete di tamponamento tipo laterizio, poroton, CLS,
con massa inferiore a 80 Kg/m2 (R
w
≤25dB)
In questo caso, alla colonna di scarico (elemento che sopporta il
maggior carico idraulico e più soggetto ad intensi e rilevanti effetti
acustici) viene applicata FONECOdBAM, una lastra isolante stratificata in
polietilene e gomma pesante da 4 Kg/m2. La superficie di lastra che va a
contatto sulla tubazione è adesivizzata per facilitarne la tenuta durante la
posa, anche se comunque si rende necessario l’allaccio di fascette in
plastica prima della chiusura dell’incasso in parete.
Meno di 80 Kg/m2 (R
w
≤25dB)
Anche nelle situazioni di transito nei cavedi tecnici, in presenza di edifici oltre 5/6 piani, si manifesta la necessità di evitare il propagarsi di onde sonore
per effetto del riverbero all’interno del cavedio, come in una sorta di «cassa armonica». Al tempo stesso, se la soluzione costruttiva per il
tamponamentto del cavedio non garantisce un adeguato ostacolo, si rende necessario adottare delle soluzioni di isolamento. A secondo del volume
disponibile all’interno del cavedio e della applicazione più favorevole per le maestranze, le soluzioni possibili sono due:
Coibentazione dell’impianto di scarico con guaina o lastra
In questo caso si agisce
direttamente sull’attenuazione delle
vibrazioni prodotte all’interno della
tubazione durante lo scarico dei
reflui, scegliendo una delle 2
soluzioni sopra esposte: la guaina
FONOdBAM oppure la lastra
fonoimpedente FONECOdBAM.
La scelta è determinata dal livello
qualitativo d’isolamento acustico
che si vuole ottenere.
Inserimento nel cavedio di materiali per l’assorbimento acustico
Se il volume disponibile
all’interno del cavedio lo
consente e non si vuole lavorare
sulla tubazione, è possibile
inserire per tutti e 4 i lati del
cavedio, dei pannelli di materiale
idoneo, tipo lana di roccia o
legno o altro, idonei alla
funzione di assorbimento
acustico.
Catalogo Generale 2022
S
C
A
R
I
C
O