LITà DELL’ARIA INDOOR

SOLVENTI: PERCHÉ FANNO MALE

Viene denominata “solvente” ogni sostanza capace di scioglierne

un’altra per ottenere una soluzione.

I solventi rappresentano un vasto gruppo di composti utilizzati in

ambito professionale, soprattutto per la capacità di rendere meno

viscosi i composti polimerici filmogeni (di cui facilitano l’applicazione) o

per dissolvere resine ed olii ai quali vengono aggiunti; di norma questi

composti sono molecole cosiddette organiche. La loro pericolosità

è dovuta al fatto che non rimangono tal quali nel prodotto

finito

(polimero, strato adesivo, film superficiale, ecc.), ma evaporano più o

meno velocemente, contribuendo così ad inquinare l’ambiente anche

dopo il loro utilizzo.

Svariate sono le sostanze solventi con caratteristiche biochimiche e

chimico-fisiche differenti e la velocità di evaporazione della molecola

è una delle caratteristiche principali per la valutazione della loro

tossicità. I solventi quindi producono grandi quantit

à di VOC (sostanze

organiche volatili) che causano l’inquinamento dell’aria negli ambienti

interni.

L’assorbimento dei solventi avviene prevalentemente attraverso

l’apparato respiratorio (inalazione del solvente allo stato aeriforme) ed,

in misura di solito minore, attraverso la cute.

Utilizzare materiali esenti da solventi o a bassissimo contenuto di

solventi è fondamentale per limitare l’esposizione a VOC tossici,

migliorare la qualità dell’aria indoor e proteggere la nostra salute.

Principali simboli di pericolosità sanitaria presenti sulle confezioni di

materiali che contengono solventi:

F

Xn

T

Facilmente Infiammabile

Nocivo

Tossico

Tabella delle principali sostanze solventi:

- IDROCARBURI AROmATICI

(benzene, toluene, xilene, stirene, cumene)

- ALCOLI

(metilico, etilico, isopropilico, isobutilico)

- IDROCARBURI ALIFATICI ED ALICICLICI

(petrolio, benzina, nafta solvente)

- ALDEIDI

(acetaldeide, glutaraldeide)

- IDROCARBURI ALOGENATI

a) bromosostituiti (bromuro di metile)

b) iodiosostituiti (iodoformio e ioduro di metile)

c) fluorosostituiti (fluoroalcani o freon e

fluoroalcheni)

d) clorurati (Alifatici: cloruro di metile e

di etile, diclorometano, tetracloruro di

carbonio, cloroformio, monocloroetano,

dicloroetano, tricloroetano e tetracloroetano,

monocloroetilene, dicloroetilene,

tricloroetilene e tetracloroetilene. Aromatici:

monoclorobenzene e diclorobenzene)

- ChETONI

(acetone, metiletilchetone, metilisobutilchetone,

cicloesanone, metilcicloesanone)

- GLICOLI E DERIVATI

(glicole etilenico, propilenglicole, metilcellosolve,

diossano)

- ETERI

(etere etilico)