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Informazioni tecniche sui sistemi in PP-R GREENTHERM - POLYMELT-ECOSAN - POLYMELT-MECHANICAL CARICO IDRICO

Progettazione ed installazione di sistemi in PP Random

Norma di riferimento per la corretta installazione

La norma vigente in Italia è la UNI 9182:2014 - Impianti di alimentazione e distribuzione d'acqua fredda e calda - Progettazione, installazione e

collaudo. La norma specifica i criteri tecnici ed i parametri da considerare per il dimensionamento delle reti di distribuzione dell'acqua destinata al

consumo umano, i criteri di dimensionamento per gli impianti di produzione, distribuzione e ricircolo dell'acqua calda, i criteri da adottare per la messa

in esercizio degli impianti e gli impieghi dell'acqua non potabile e le limitazioni per il suo impiego. La norma fornisce inoltre indicazioni per

l’installazione e il collaudo di tali impianti. La norma si applica a impianti di nuova costruzione, a modifiche e riparazioni di impianti già esistenti. La

norma è da utilizzare unitamente alle UNI EN 806-1, UNI EN 806-2, UNI EN 806-3, UNI EN 806-4, UNI EN 806-5.

La Legionella

Cenni storici sull’origine del nome

La Legionella deve il suo nome all'epidemia acuta che, nell'estate del

1976, colpì un gruppo di veterani della Legione Americana, che si erano

riuniti al Bellevue Stratford Hotel di Philadelphia. Questa forma di

polmonite allora sconosciuta venne contratta da 221 partecipanti

all'evento e 34 morirono (al raduno erano presenti oltre 4.000 veterani).

La fonte di contaminazione fu identificata nel sistema di aria

condizionata dell'albergo dove i veterani avevano soggiornato e, nel

gennaio del 1977, fu isolato il batterio causale, cioè la Legionella

pneumophila.

Che cos’è e dove si trova la Legionella

La Legionella è un batterio «gram-negativo» responsabile di

un'infezione che interessa prevalentemente l'apparato respiratorio. La

malattia infettiva che ne risulta si può manifestare come polmonite

(legionellosi), con tasso di mortalità variabile tra 10-15%, o in forma

simil-influenzale (febbre di Pontiac), a decorso benigno. La fonte

d'infezione è ambientale: la Legionella è un batterio ubiquitario e si

diffonde attraverso le condutture cittadine e gli impianti idrici degli

edifici. Il microrganismo è veicolato da piccole particelle d'acqua

nebulizzate (aerosol) e può essere facilmente inalato attraverso le

mucose delle prime vie respiratorie. A livello ambientale, la Legionella è

ampiamente diffusa: il batterio si trova principalmente associato alla

presenza di acqua e predilige bacini idrici naturali (laghi, fiumi, stagni e

acque sorgive, comprese quelle termali) e artificiali (fontane, tubature,

piscine ecc.), ma si riscontra anche nei fanghi e nei terreni umidi. Come

intuibile dall'epidemia del 1976, le Legionelle si replicano anche nelle

sezioni caldo-umide dei sistemi d'areazione (condizionatori,

umidificatori dell'aria ecc.). Favorevoli alla proliferazione della Legionella

sono le condizioni di stagnazione e la presenza di incrostazioni,

sedimenti e biofilm (cioè una pellicola di microrganismi immersi in una

matrice organica).

Come si diffonde la Legionella

La Legionella si diffonde attraverso le condotte cittadine e gli impianti

idrici degli edifici. Le infezioni sono spesso correlate all'inquinamento

degli impianti di distribuzione delle acque: i serbatoi e le tubature

possono agire come amplificatori del microrganismo, creando una

potenziale situazione di rischio per la salute umana. Da qui, la Legionella

viene disseminata e risulta patogena soprattutto negli ambienti chiusi,

come repar ti ospedalieri, atri di alberghi e sale riunioni.

Il rischio di legionella e l’attenzione all’osservanza della UNI 9182:2014

L’acqua sanitaria può nuocere alla salute delle persone e perfino minacciare la vita se la sua qualità non è ineccepibile. Al punto di passaggio tra rete

pubblica e distribuzione interna all’edificio, la responsabilità della qualità dell’acqua sanitaria passa nelle mani di chi progetta, installa e di chi gestisce

l’impianto. E’ quindi fondamentale conoscere i criteri per una corretta scelta dei materiali, gli schemi di impianto e le loro peculiarità e l’importanza di

un adeguato dimensionamento delle tubazioni di distribuzione. Il corretto dimensionamento dell’impianto è garante di un frequente ricambio di acqua

nella rete. Nel caso di stagnazione, infatti, si potrebbe rapidamente accrescere il biofilm sulle pareti interne delle tubazioni, aumentando in maniera

esponienziale il rischio di proliferazione di batteri quali la Legionella. Nella norma UNI 9182:2014 sono ammesse velocità massime dell’acqua nelle

tubazioni superiori alla precedente versione della norma, allineandosi così ai valori normalmente impiegati nelle principali normative europee. In

questo modo è possibile realizzare dimensionamenti dell’impianto idrico-sanitario più razionali, con diametri notevolmente ridotti rispetto al passato e

con rilevanti vantaggi per gli aspetti igienici (oltre che per quelli economici). La stessa normativa ha inoltre perfezionato l’aspetto del

dimensionamento, dettagliando il metodo di calcolo delle perdite di carico e specificando i metodi di calcolo preferenziali per le perdite di carico

distribuite ed accidentali. In merito a queste ultime la norma indica al progettista di considerare in via preferenziale i coefficienti di accidentalità forniti

dal produttore dei raccordi e, nel caso di assenza di tale informazione da parte del produttore, la norma mette a disposizione dei valori normalizzati

variabili in base al tipo di materiale adottato, alla geometria degli stessi e alla dimensione considerata (sia nel caso di sistemi metallici che di sistemi

plastici e metallo-plastici).

Catalogo Generale 2022

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