Inside RDZ · Marzo 2016 · n° 5

edilizio, e l’energia necessaria per l’aria di rinnovo

diventa un aspetto ancor più importante: in termini

percentuali non incide più per il 10%÷15% come

in passato, ma può arrivare a superare il 40%

dell’energia totale necessaria per riscaldamento.

Questo porta a dover considerare il recuperatore

di calore quale elemento essenziale per l’efficienza

energetica del sistema edificio/impianto. L’energia

dell’aria inquinata disponibile in uscita deve

essere pertanto recuperata tramite uno scambiatore

di calore integrato nell’unità ventilante e ceduta

all’aria nuova in ingresso.

Deumidificare e rinnovare

La ventilazione apporta sempre dei bene

fici riguar-

do all’influenza dell’umidità in ambiente, ma in

forma molto diversa a seconda della stagione e del-

la situazione climatica in cui ci si trova ad operare:

in inverno la ventilazione contribuisce alla

deumidificazione ambiente

in estate l’aumento del movimento dell’aria

favorisce lo smaltimento termico del corpo

umano e favorisce l’evaporazione creando

una sorta di raffrescamento a livello cutaneo.

Mettendo insieme le funzionalità di ventilazione

meccanica controllata e di deumidificazione si

utilizzano macchine che racchiudono in un’unica

costruzione i ventilatori, il recuperatore di

calore, il circuito frigorifero e tutte le batterie

per il trattamento dell’aria; questi dispositivi

possono trattare la sola aria di rinnovo oppure

anche una parte di aria in ricircolo, e permettono

che l’aria inquinata estratta dagli ambienti “umidi”

non ritorni in ambiente ma sia espulsa all’esterno.

In particolare, se opportunamente dotate di

dispositivi per il free-cooling e di un adeguato

sistema di regolazione, queste macchine potranno

garantire da sole il comfort per una parte rilevante

dell’anno, ovvero nelle mezze stagioni quando

l’impianto dell’edificio è disattivato.

Gestire il clima con intelligenza

Impianti di climatizzazione sofisticati, in grado

di controllare diversi parametri di comfort,

devono essere pilotati da sistemi “intelligenti”

di regolazione che consentano il puntale

raggiungimento delle prestazioni desiderate,

ottimizzando l’energia da impiegare.

Per una corretta gestione del comfort, gli impianti

di regolazione dovranno essere completi delle

opportune sonde di temperatura (esterna,

acqua, ambiente), sonde di umidità ambiente e

sonde di qualità dell’aria.

La centralina di regolazione si occupa

dell’elaborazione delle informazioni fornite dalle

sonde e gestisce il generatore invernale (pompa di

calore, caldaia, ecc), il generatore estivo (pompa

di calore, il chiller, ecc), la temperatura del fluido

di impianto (valvola/e miscelatrice/i), le uscite di

zona (testine, valvole di zona, ecc), le chiamate

di deumidificazione, la ventilazione meccanica

controllata (anche in funzione dell’affollamento),

il free-cooling (raffrescamento degli ambienti

con l’aria di rinnovo) e l’eventuale integrazione

termica con il sistema di trattamento aria.

La regolazione può avvenire con il controllo di

tutti i parametri, comprese le temperature massime

e minime di sicurezza, e la gestione in tempo reale

del punto di rugiada. Per raggiungere in tempi

rapidi i criteri di comfort, utilizzando al meglio

le energie in campo e garantendo le condizioni di

sicurezza.

Energia pulita

In generale gli impianti radianti possono garanti-

re l’ideale temperatura “percepita” con una minore

richiesta di energia termica, ma soprattutto, trat-

tandosi di sistemi a “bassa differenza di tempera-

tura”, si accoppiano in modo ottimale alle FER,

aumentando in maniera considerevole l’efficienza

nella produzione dell’energia termica. Essi utiliz-

zano infatti un fluido vettore a media temperatura

(30÷35 °C in inverno), per cui è possibile impie-

gare convenientemente diverse sorgenti di energia

termica (caldaie tradizionali, caldaie a condensa-

zione, caldaie a biomassa o miste, impianto solare

termico, pompe di calore e calore refluo da proces-

si produttivi).

Nel panorama dei produttori di energia “pulita” un

ruolo di rilievo è occupato dalle pompe di calore

aria/acqua, le quali godono dell’inesauribile fon-

te di calore che viene fornita dal sole, per porta-

re all’interno degli ambienti energia rinnovabile

ed ecosostenibile. L’abbinamento con i sistemi

radianti poi migliora ulteriormente l’efficienza

delle pompe di calore in quanto le basse tempera-

ture invernali e le alte temperature estive richieste

dall’impianto radiante ne ottimizzano e amplifica-

no il rendimento.

Conclusioni

La climatizzazione radiante, abbinata alla ventila-

zione e alla deumidificazione estiva, a un opportu-

no sistema di controllo e a un generatore di calore

efficiente, garantisce il migliore comfort in tutte le

stagioni con il massimo rendimento e il massimo

risparmio energetico.

Coerentemente con gli intenti e le prescrizioni del-

la legislazione vigente, in futuro nel settore delle

costruzioni sarà possibile ridurre il consumo di

energia e l’inquinamento ambientale solo se ver-

ranno attuate adeguate misure nel modo di conce-

pire e vivere gli edifici. Queste misure dovranno

necessariamente comprendere:

interventi di riqualificazioni sull’involucro

edilizio

utilizzo di impianti a bassa temperatura ab-

binati a sistemi di regolazione performanti e

generatori ad altissima efficienza che utilizza-

no FER

impiego di sistemi di ventilazione meccanica

controllata con recupero di calore

Per un benessere diffuso nel rispetto dell’ambiente

e nell’ottica di una piena sostenibilità.

Esempio di una soluzione tipo

L’involucro edilizio è fortemente coibentato e le superfici trasparenti presentano bassa trasmittanza e ottima tenuta

all’aria. Quest’ultime devono permettere inoltre il passaggio dell’irraggiamento solare in inverno ma impedirlo in estate

L’impianto di climatizzazione radiante può essere a pavimento, a parete o a soffitto; la scelta dipende dalle

caratteristiche dell’edificio e/o dalla sua destinazione d’uso.

La produzione dell’energia è demandata a una pompa di calore che può essere di tipo geotermico (acqua, terreno)

oppure aerotermico (aria) ed è in grado di produrre energia termica in inverno ed energia frigorifera in estate. La

stessa pompa di calore può garantire anche la produzione di acqua calda a uso sanitario. Per la produzione dell’ACS

è possibile sfruttare un impianto solare termico capace di garantire una forte copertura del fabbisogno complessivo

annuo.

L’impianto solare termico, abbinato all’impianto radiante, può contribuire anche a una parte dell’energia termica

invernale per riscaldamento.

L’edificio è dotato inoltre di impianto fotovoltaico, per la produzione di energia elettrica che alimenta la pompa di

calore.

E’ presente infine un sistema di Ventilazione Meccanica Controllata (VMC), con recupero di calore in grado di

garantire un corretto livello di qualità dell’aria ambiente con il minimo dispendio di energia.

L’impianto di ventilazione meccanica è corredato di sistema di deumidificazione estiva per esaltare le prestazioni in

raffrescamento degli impianti radianti assicurando il comfort termo-igrometrico. Se dotato di by-pass per il free-cooling

il comfort ambientale può essere gestito quasi gratuitamente per un discreto periodo dell’anno.

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