Photo: Herwig Kopp | Normalum - Mixed Realities

Heinz Mack has worked for sixty years as a painter

and sculptor. In 1958, he co-founded the group ZERO

with Otto Piene and Günther Ueker, then evolved into

the international art movement ZERO, which was also

attended by fellow artists and good friends like Yves

Klein, Lucio Fontana and Piero Manzoni.

The installation of The Sky Over Nine Columns is

realised by Beck & Eggeling International Fine Art

(Düsseldorf) and Sigifredo di Canossa, in cooperation

with the Giorgio Cini Foundation. Supported by TREND

(Vicenza) and Premier Composite Technologies (Dubai).

With the fixed shape of gold leaf melted between thin

layers of glass, the Nine Columns make reference to

the mosaics from the interior of Saint Mark’s Basilica,

which were created between the 11

th

and the 13

th

centuries. Creating an even more direct link to the past,

the painted decorations of the “golden Basilica”, as

Saint Mark’s is sometimes called, reveal to us a fusion of

Eastern and Western pictorial traditions.

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Robert Fleck, Heinz Mack: The light between Orient and

Occident, in The Sky Over Nine Columns. A project, Beck

& Eggeling Kunstverlag GbR, Dusselforf, 2014, pp. 24.

Heinz Mack ha lavorato per sessant’anni come pittore e

scultore. Nel 1958, ha co-fondato il gruppo ZERO insieme

a Otto Piene e Günther Ueker, poi evolutosi nel movimento

internazionale ZERO, al quale parteciparono anche

compagni artisti e buoni amici come Yves Klein, Lucio

Fontana e Piero Manzoni.

L’installazione The Sky Over Nine Columns è realizzata

da Beck & Eggeling International Fine Art (Düsseldorf) e

Sigifredo Di Canossa, in collaborazione con la Fondazione

Giorgio Cini e con il sostegno di TREND e Premier Composite

Technologies (Dubai).

I mosaici nell’interno della basilica di San Marco, ai quali

si riferiscono alla propria maniera le nove stele nella loro

forma definitiva, con fogli dorati fusi tra sottili piani di vetro,

risalgono ad un periodo tra l’XI e il XIII secolo. Ancor più di

questo legame tangibile col passato, le nove stele si rifanno

alla “Basilica aurea”, com’è anche chiamata la cattedrale di

San Marco, per la fusione di tradizioni figurative orientali

ed occidentali presente nella decorazione pittorica dei suoi

interni.

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