Sistemi gestititi manualmente o “a tempo”

Ai fini del risparmio energetico la legislazione prevede che all’in-

terno degli edifici siano previste due diverse temperature. La

prima, di “Comfort”, da utilizzarsi quando i locali siano occupati

dalle persone impegnate in una qualche attività. La seconda,

“Economica” (genericamente abbreviato in ECO), da utilizzar-

si quando i locali non siano occupati oppure durante le ore di

sonno.

Queste due temperature sono ormai presenti in tutti i termostati,

cambia però la modalità di passaggio da una all’altra. Una pos-

sibilità è il cambio manuale: l’utente, nel momento in cui occupa

il locale, richiede al termostato che alla temperatura dello stesso

venga fatto raggiungere il valore di Comfort; nel momento in cui

lo libera, o va a dormire, richiede che il valore da mantenere sia

quello ECO. La seconda possibilit

à è che il cambio avvenga in

maniera automatica, in base ad un orologio integrato nel siste-

ma di controllo ed a delle fasce orarie, all’interno delle quale

viene mantenuta la temperatura di Comfort piuttosto che quella

ECO.

I pregi della prima possibilità sono la semplicità e la facilità di

passaggio da un valore all’altro. Un primo difetto è legato ai

tempi di reazione del sistema, che possono essere lunghi, spe-

cie per gli impianti radianti con elevata inerzia, e comportano

quindi un certo periodo di tempo tra l’ingresso dell’utente nel

locale e la contestuale richiesta di raggiungere la temperatura

di Comfort e l’effettivo raggiungimento di tale temperatura. Un

secondo difetto

è la possibilità di dimenticare di passare alla

temperatura ECO al momento di uscire dal locale, vanificando

così la possibilità di ottenere un risparmio energetico dalla ridu-

zione dell’esigenza di comfort.

Viceversa pregi e difetti della seconda possibilità: con l’impo-

stazione di fasce orarie si può tenere conto del tempo neces-

sario al sistema per passare dalla temperatura ECO a quella

Comfort, ed avere sempre il sistema in modalità ECO in orari in

cui sappiamo essere i locali non utilizzati. Per fare questo è però

necessario impostare dette fasce, operazione che richiede del

tempo per studio ed definizione degli orari. E’ vero che questa è

un’operazione che viene fatta raramente ma proprio per questo

può comportare dei disagi nel caso in cui, per periodi limitati, si

vogliano avere delle fasce orarie diverse.

Sistemi per riscaldamento o condizionamento

Tra un sistema di controllo di un impianto per solo riscaldamen-

to ed uno per condizionamento la differenza è netta. Aumenta il

tipo di componenti che il sistema deve controllare, cambiano le

logiche di attivazione con il cambiare della stagione. Soprattut-

to, nel caso degli impianti radianti, è fondamentale controllare

non solo la temperatura dei locali ma anche la loro umidità re-

lativa. Deve infatti sempre verificarsi la condizione che la tem-

peratura della superfici radianti, determinata dalla temperatura

dell’acqua che scorre nelle tubazioni, non sia mai inferiore alla

temperatura di rugiada dei locali, determinata dalla temperatura

e dall’umidità relativa dell’aria negli ambienti. Questo comporta

la necessità di avere nell’impianto almeno un deumidificatore e

possibilmente anche almeno una valvola miscelatrice che de-

termini la temperatura dell’acqua sulla base della temperatura

di rugiada.

In generale, per un piccolo impianto di riscaldamento, è neces-

sario controllare:

La temperatura dei locali;

La funzionalità della caldaia;

La funzionalità di una pompa di circolazione secondaria

(per la sezione pannelli radianti);

La temperatura dell’acqua, che però spesso è gestita dalla

caldaia stessa.

In generale invece, anche se per un piccolo impianto di condi-

zionamento, è necessario controllare:

La temperatura dei locali;

L’umidità dei locali;

La funzionalità della caldaia;

La funzionalità di un gruppo frigo;

La funzionalità di uno o più deumidificatori;

La funzionalità di una pompa di circolazione secondaria

(per la sezione pannelli radianti);

La funzionalità di una valvola miscelatrice per la gestione

della temperatura dell’acqua.

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