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Controlli e Termostati Guida Prodotto
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Sistemi per singola o più zone termiche
Dalla definizione precedente abbiamo visto come, soprattutto
per gli impianti di condizionamento, diventi importante che il
sistema di controllo gestisca anche la temperatura dell’acqua
dell’impianto. Per fare questo è necessaria una valvola
miscelatrice, servita da una propria pompa di circolazione.
Se l’impianto termico serve edifici di medio/grande dimensione,
magari disposti su più piani, eventualmente anche con sistemi
radianti diversi all’interno dello stesso edificio, esisteranno
zone termiche dell’impianto che necessiteranno di una certa
temperatura dell’acqua, altre zone che necessiteranno di
una diversa temperatura. Questi impianti avranno più valvola
miscelatrici, tante quante sono le zone termiche, ognuna servita
dalla propria pompa di circolazione.
Un sistema di controllo che debba controllare un simile impianto
deve essere in grado di attribuire ad ogni locale la propria zona
termica, comandandone la valvola miscelatrice e la relativa
pompa di circolazione sulla base dei soli locali serviti da quella
zona termica. Spesso ogni zona termica è anche servita da
uno o più deumidificatori propri, per i quali anche vale la stessa
regola, che ognuno debba essere comandato solo dai locali da
esso serviti. Tutto senza dimenticare che tutte le diverse zone
termiche ed i diversi deumidificatori saranno alimentati dallo
stesso gruppo frigo (e dalla stessa caldaia in riscaldamento).
Esiste pertanto una differenza logica e funzionale significativa
tra sistemi di controllo che lavorino su una solo zona termica,
dove tutte le sonde ambiente in campo facciano riferimento a
detta unica zona, e sistemi che invece debbano gestire più zone
termiche, talvolta addirittura appartenenti ad utenti diversi come
nel caso degli impianti centralizzati.
Sistemi chiusi o aperti a BMS
Nel mondo moderno sono sempre più apprezzati sistemi di
controllo che siano in grado non solo di gestire un impianto
termico, ma che permettano di vedere da remoto lo stato
della sua funzionalità, permettendo anche di modificare tale
funzionalità in assenza dell’utente.
Grandi case produttrici hanno ormai proposto diverse soluzioni
sul mercato, tuttavia tali soluzioni quasi mai prendono in
considerazione le logiche necessarie al giusto controllo di un
impianto radiante.
Nel mondo dei controlli per sistemi radianti si stanno quindi
sviluppando due tipi di possibilità: una che vede sistemi chiusi,
ciò indipendenti ed autonomi, con la possibilità di essere
eventualmente comandati da remoto grazie e dei contatti
presenti sulle centraline dei controllori stessi (es. accensione
o spegnimento da remoto). La seconda che prevede l’utilizzo
di schede di interfaccia che permettano di comunicare con dei
sistemi BMS, fornendo non solo alcune possibilità di comando
remoto dell’impianto termico ma anche la possibilità di essere
interrogati e comunicare al sistema BMS alcune informazioni
sullo stato dell’impianto (es. le temperature all’interno dei locali).