utenti stanno diventando sempre più esigenti in proposito, eppure para-
dossalmente la creatività dei progettisti fatica a produrre soluzioni non
esclusivamente formali, dove il riferimento al problema ecologico non sia
semplicemente imitazione di una natura che non esiste ormai quasi più.
È qui che entra in gioco la funzione storica dell’industria italiana, che
nel design ha per prima individuato un fattore non esclusivamente esteti-
co o, peggio, decorativo. Lentamente, ma decisamente, vanno emergendo in
Italia, sullo scenario complesso della crisi finanziaria (ma anche etica)
nel mondo della produzione, alcune aziende che cercano di rifarsi allo
spirito imprenditoriale originale che ha reso famosa nel mondo l’immagine
del Made in Italy. Una collaborazione con i designer che sia apporto di
stimoli e strumento di invenzione, un’attenta ricerca all’individuazione
di materiali e tecnologie nuove o rinnovate, una comunicazione che pun-
ti sulle autentiche qualità funzionali del prodotto e non sulla semplice
suggestione dell’immagine: se nel lavoro di un’impresa è possibile trovare
tutte queste componenti, essa è probabilmente destinata ad avere un ruolo
importante nell’evoluzione attuale e futura del mondo degli oggetti.
Proprio in questa direzione sembra andare il progetto che da qualche tem-
po Tubes, impresa relativamente giovane nello scenario delle industrie
del design, va conducendo con alcuni autori di tutto rispetto: partita
con un’impostazione “modernista”, ovvero rendere gli elementi riscal-
Here the historical function of Italian industry comes into play. It
was one of the first to identify a factor that was not exclusively aes-
thetic – or worse, decorative – in design. Slowly but surely, against
the complex backdrop of the financial (and ethical) crisis, companies
are emerging in Italy that are trying to recreate the original en-
trepreneurial spirit that made the concept of ‘Made in Italy’ famous
worldwide. This is a partnership with designers that produces stimuli
and is an instrument of invention, careful research into identifying
new or renewed materials and technologies, communication that focuses
on the authentic functional qualities of the product and not merely on
the suggestion of the image. If all these components can be found in a
company’s activity, it is probably destined to play an important role in
the current and future development of the world of objects.
The project that Tubes, a relatively young company on the industrial
design scene, is currently carrying out, alongside other well-respected
figures, seems to be heading exactly in this direction. It began with
a “modernist” approach, i.e. making domestic heating elements real fur-
nishing objects and not inevitable technical apparatus. In this sense it
obtained a success that stabilised its image (but also generated several
‘clones’, another sign that it had made the right strategic choice).
Then this company from the Veneto began to address the question of sus-
tainability in more radical terms.
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