Nella fase di progettazione di un impianto fumario efficiente e conforme alle norme vigenti è indispensabile, prima di tutto, considerare alcuni
fattori basilari:
- Tipo di GENERATORE al quale andrà allacciato
- le TEMPERATURE di esercizio del generatore
- la presenza di CONDENSE
- possibilità di formazione di residui infiammabili
- necessità di COIBENTAZIONE del canale
- Resistenza alla CORROSIONE
LA CLASSE DI TEMPERATURA:
T xxx indica la temperatura fumi
in °C per cui il sistema è idoneo
in condizioni di esercizio.
es. T600 / T400 impianti a legna, T200
caldaie, T120 condensazione
LA CLASSE DI TENUTA ALLA PRESSIONE
N1 indica pressione negativa
(40 Pa, es. stufe e caminetti a legna)
P1 indica pressione positiva
(200 Pa, es caldaie a condensazione)
H1 indica pressione positiva
5000 Pa (es. gruppi elettrogeni)
LA RESISTENZA ALLA CONDENSA
D (Dry) indica funzionamento
solo a secco, non resiste alle condense
W (Wet) indica funzionamento
sia a secco che ad umido, resiste alle condense
RESISTENZA AL FUOCO E DISTANZA
DA MATERIALI INFIAMMABILI
G = resiste al test dell’incendio da
fuliggine (1000°C per 30’), rimane
inalterato in caso d’incendio, obbligatorio
per normativa per combustibili
a legna e biomasse
O = non resiste all’incendio da fuliggine,
non idoneo per combustibili solidi,
legna e biomasse
xxx = distanza minima prescritta
dai materiali infiammabili adiacenti
espressa in mm
MATERIALE
Indica il materiale della parete a contatto
dei fumi espresso in sigle internazionali
+ lo spessore in mm
es. L50040, Inox Aisi 316L spessore 4 mm
LA RESISTENZA ALLA CORROSIONE
V1, adatto solo per combustibili gassosi
V2, adatto per combustibili liquidi e gassosi a umido (W) e
combustibili solidi solo a secco (D)
V3, massima resistenza alla corrosione, tutti i combustibili, sia a
umido che secco
Vm, NON TESTATO per la resistenza alla corrosione
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