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INQUINAMENTO RETI IDRICHE - RIFERIMENTI NORMATIVI

Fenomeno del riflusso

L’acqua potabile, trasportata dalla rete idrica dell’acquedotto, può subire

inquinamenti a causa principalmente del ritorno di fluido contaminato dagli

impianti direttamente collegati alla rete principale.

La causa del riflusso

è imputabile ad una variazione della differenza

di pressione che abbia come conseguenza l’inversione, in un punto

dell’impianto, della normale direzione di flusso.

Questo fenomeno, denominato “inversione del senso di

flusso”, si verifica

quando:

a) la pressione nella rete pubblica è inferiore alla pressione esistente nel

circuito derivato (sifonamento inverso). Questa situazione può accadere

ad esempio a causa di una rottura della tubazione dell’acquedotto e

conseguente manutenzione, oppure per notevoli prelievi da parte di altre

utenze quali per esempio sistemi antincendio collegati a monte.

b) nel circuito derivato si ha un innalzamento di pressione (contropressione)

dovuto ad esempio all’ingresso di acqua pompata da un pozzo.

Valutazione del rischio

Vista la pericolosità del fenomeno e viste le prescrizioni dettate dalla normativa

esistente, a seconda della tipologia di impianto e delle caratteristiche del

fluido contenuto, deve essere effettuata una valutazione del rischio di

inquinamento da riflusso.

In base al risultato di tale valutazione, effettuata dal progettista e dall’Ente

distributore dell’acqua, si deve scegliere il dispositivo di protezione più

idoneo e lo si deve posizionare lungo la rete di distribuzione nei punti a

rischio di riflusso pericoloso per la salute umana.

Oltre alla consultazione della norma europea UNI EN 1717, occorre sempre

valutare il parere dell’Ente distributore dell’acqua e le specifiche norme

nazionali in quanto, in base alla tipologia di impianto, possono esserci

deroghe sia più restrittive che permissive, rispetto alla norma europea.

In caso di presenza di fluidi di diversa pericolosità, si deve considerare

la protezione da riflusso del fluido più pericoloso. In caso di fluidi con

pericolosità eccezionali, occorre valutare parametri tecnici addizionali.

In caso di applicazioni senza possibilità di controllo, occorre ipotizzare il

rischio maggiore. Nelle pagine seguenti riportiamo la tabella denominata

“Matrice di protezione”, che pone in relazione le varie tipologie di impianto

con le relative categorie di fluido.

Unità di protezione - Norme di prodotto - Dispositivi Caleffi

Nelle Tabelle 1 e 2 qui di seguito riportate sono elencate le Unità di

Protezione della norma UNI EN 1717, le relative categorie di fluido, le norme

di prodotto ed i corrispondenti prodotti Caleffi presenti a catalogo.

Sifonamento inverso

BA

*

* azione positiva

P = atm

P > atm

Contropressione a valle

BA

Tabella 2

Dispositivi

Categoria

Livello autorizzato

dell’Unità di protezione

Rubinetto con soffione al lavabo,

lavello, doccia, bagno; esclusi WC

e bidet

5

Unità di protezione per

categoria 2 e EB, ED, HC

Vasca con ingresso dell’acqua

sotto al bordo della vasca (b)

5

Unità di protezione per

categoria 3

Rubinetto di prelievo per tubo in

gomma (a b)

5

Unità di protezione per

categoria 3

Sistema di irrigazione a terra o

sottoterra (b)

5

Unità di protezione per

categoria 4

(a) Usato per lavaggio, pulizia o irrigazione di giardino

(b) L’installazione dell’Unità di Protezione deve avvenire al di sopra del livello di

massima operatività

Tabella 1

Categoria dei fluidi

Famiglia Tipo

Unità di Protezione EN 1717

1

2

3

4

5

Norma prodotto

Serie Caleffi

BA

Disconnettori controllabili con zona a pressione ridotta

-

EN 12729

580, 574, 575

CA

Disconnettori con varie zone di pressione non controllabili

-

-

EN 14367

573

EA

Valvole di ritegno anti-inquinamento da DN 6 a DN 250, controllabile

-

-

-

EN 13959

3045, 3046

EB

Valvole di ritegno anti-inquinamento da DN 6 a DN 250, non controllabile

EN 13959

3047

EC

Valvole a doppio ritegno anti-inquinamento da DN 6 a DN 250, controllabile

-

-

-

EN 13959

ED

Valvole a doppio ritegno anti-inquinamento da DN 6 a DN 250, non controllabile

EN 13959

Unità con scarico in atmosfera non devono essere installati in zone a rischio inondazione (per esempio BA, CA...)

Copre il rischio

- Non copre il rischio

 Solo per alcuni tipi di utilizzo sanitario (v. Tabella 2)

04.2021

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