T MANDATA - °C
42
37
32
27
22
-20
-15
-10
-5
0
5
10
15
20
25
30
TEMPERATURA ESTERNA
Fig. 5.1
RAFFRESCAMENTO: IL SET-POINT
DI MASSIMA POTENZA RESA
Per utilizzare al meglio l’impianto radiante non
è sufficiente regolare centralmente la tempe-
ratura dell’acqua inviata ai circuiti radianti, in
questi casi il rischio è di penalizzare il comfort
o di surriscaldare inutilmente alcuni ambienti.
Esigenze diverse nascono a seconda della per-
cezione individuale di caldo e di freddo, della
destinazione d’uso degli ambienti, della loro
esposizione o degli apporti gratuiti di energia
esterni o interni. La termoregolazione indivi-
duale dà una risposta razionale e conveniente a
tutto ciò, permettendo di avere in ogni ambien-
te o in ogni zona la temperatura più opportu-
na, coniugando al meglio comfort e risparmio
energetico.
L’ampia gamma di termostati e di centraline di
LA SERIE STAND ALONE
Caratteristica dei sistemi di regolazione stand
alone è l’interfaccia tra la regolazione primaria
- in centrale termica - e quella secondaria in
ambiente; essa avviene col semplice scambio
di un contatto pulito. Gli schemi in fig. 5.2 e 5.3
ne rendono immediatamente l’idea.
La strategia di regolazione prevede il disaccop-
piamento della regolazione in campo da quella
in centrale. In ambiente è presente un cronoter-
moumidostato che assolve le funzioni di master
e aziona la macchina di deumidificazione, oltre
a controllare la temperatura della sua zona di
pertinenza; altri termostati gestiscono la tem-
peratura delle corrispondenti zone. Qualora
regolazione Giacomini permette di soddisfare
tutte le esigenze impiantistiche, dalle installa-
zioni base a quelle più raffinate e automatizzate,
sempre più caratteristiche dei moderni edifici.
Si snoda in due diverse classi tecnologiche:
• la serie stand alone, che comprende termo-
stati, cronotermostati e cronotermoumidostati
in grado di funzionare come unità autonome
rispetto alle centraline di regolazione
• la serie klimabus, che include sonde cieche
e termostati con sonda di umidità relativa fa-
centi parte di un sistema logico, intelligente ed
articolato, che culmina nella centralina di re-
golazione master. Questo tipo di dispositivi è in
grado di far esprimere il massimo delle poten-
zialità al sistema a pavimento radiante.
l’impianto fosse installato in un appartamento
dotato di modulo per la contabilizzazione del
calore, lo stesso cronotermoumidostato ma-
ster può pilotare anche l’ON/OFF della valvola
di zona installata nel modulo di contabilizza-
zione stesso. La centralina gestisce l’ON/OFF
del circolatore e regola la valvola miscelatrice
a servizio dell’impianto radiante.
Il pregio di questa tecnica di regolazione è la
sua semplicità: con il minimo dei dispositivi si
controlla in modo soddisfacente un impianto
complesso. Il limite di questo approccio consi-
ste nel non poter esercire al massimo della po-
tenza il pavimento radiante in raffrescamento.
In condizioni di raffrescamento la regolazione
della temperatura di mandata ha come finalità
la ricerca del valore che massimizzi la poten-
za frigorifera resa dal pavimento radiante.
Questa tecnica di controllo non può prescin-
dere dall’impiego di termostati ambiente con
sonda di umidità relativa integrata, per mezzo
dei quali si riesce a conoscere la temperatura
di rugiada in corrispondenza di ogni ambiente;
nota la più alta tra le temperature di rugiada,
è immediatamente fissato il set-point della
temperatura di mandata che rende massima
la potenza dell’impianto:
T
m
= Max (T
min
, T
dp
+ F
s
)
La temperatura di mandata T
m
è dunque scel-
ta come massimo tra due valori: la temperatu-
ra di mandata minima T
min
impostata nel rego-
latore e la temperatura di rugiada più alta T
dp
aumentata di un conveniente fattore di sicu-
rezza F
s
.
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CAPITOLO 5 - REGOLAZIONE CLIMATICA EVOLUTA
REGOLAZIONE CLIMATICA EVOLUTA - CAPITOLO 5
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I sistemi di regolazione Giacomini