macchina capace di integrare il raffrescamento sensibile dell’ambiente attraverso l’im-
missione di aria più fresca di quella ricevuta in ingresso. Rispetto allo schema del de-
umidificatore isotermo, nello schema di Fig. 2 si vede un doppio condensatore nel
circuito frigorifero: accanto a quello che interagisce con l’aria (3) ne esiste un secondo
(5) che dissipa in acqua tutto il calore di condensazione. Quando ciò avviene, ovvero
quando ci si trova in regime di funzionamento con integrazione, il condensatore ad aria
(3) è bloccato e in ambiente si può immettere aria fresca e secca.
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Fig. 1: schematizzazione di un deumidificatore isotermo.
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Fig. 2: schematizzazione di un deumidificatore con integrazione sensibile.
Trattamento aria - deumidificazione con o senza integrazione
Con il termine “trattamento aria” si intende il controllo delle condizioni termoigrometriche
dell’ambiente indoor tramite deumidificazione e raffrescamento. Non ci sono rinnovo dell’aria
e recupero del calore.
Principio di funzionamento delle unità di trattamento aria.
Nella versione base, le unità di trattamento aria provvedono esclusivamente alla ri-
duzione dell’umidità negli ambienti e vengono definite deumidificatori isotermi. La
schematizzazione di un deumidificatore isotermo è riportata in Fig. 1.
In una macchina di questo tipo l’aria umida degli ambienti, che tipicamente si trova alla
temperatura di 26-27 °C, viene aspirata e filtrata (1), dopodiché viene raffreddata per
mezzo di una batteria idronica (2) alimentata con acqua alla temperatura di circa 15-18 °C.
L’effetto di questo raffreddamento è quello di portare l’aria umida il più vicino possibile
alle condizioni di condensazione sfruttando l’acqua che è già disponibile per alimen-
tare il circuito del pavimento radiante, senza perciò richiedere lavoro extra al compres-
sore elettrico del circuito frigorifero. L’aria così raffreddata è pronta per attraversare la
batteria di evaporazione del circuito frigorifero (3): in questa fase essa cede umidità per
condensazione. A questo punto si dispone di aria con un contenuto di umidità inferi-
ore a quello dell’ambiente, quindi idonea ad essere immessa nell’ambiente stesso. La
fase d’immissione è preceduta dall’attraversamento della batteria di condensazione
(5, parte di sinistra): si sfrutta la temperatura dell’aria per far condensare il fluido frigor-
ifero, in tal modo il ciclo può ripetersi. Tuttavia ora l’aria si è riscaldata, proprio per aver
sottratto calore di condensazione al fluido, ed è conveniente farle attraversare una
seconda batteria idronica (5, parte di destra) di post-raffreddamento che la riporta ad
una temperatura non superiore a quella che aveva in ingresso alla macchina. Segue,
infine, l’immissione dell’aria in ambiente.
Con una lieve variazione allo schema della macchina sopra descritta si ottiene un
deumidificatore con integrazione del raffrescamento sensibile, in grado cioè di
svolgere una doppia funzione: lavorare come deumidificatore isotermo, oppure come
Integrazione termodinamica o idronica
Oltre alla deumidificazione, le unità di trattamento aria e VMC possono prevedere durante il
periodo estivo un’integrazione sensibile per soddisfare le esigenze di zone con carichi termici
più elevati.
Le unità con integrazione termodinamica sono provviste di circuito frigorifero per realizzare,
oltre alla deumidificazione, il raffrescamento dell’aria. Le unità con integrazione idronica, sprov-
viste di circuito frigorifero, sono dotate di una batteria idronica che consente, oltre alla deu-
midificazione dell’aria, di effettuarne il raffrescamento in estate (mandata +7 °C, ritorno +12 °C)
o il riscaldamento in inverno (mandata +50 °C, ritorno +40 °C).
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CAPITOLO 6 - RAFFRESCAMENTO E TRATTAMENTO DELL’ARIA
RAFFRESCAMENTO E TRATTAMENTO DELL’ARIA - CAPITOLO 6
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