LE PREROGATIVE DEI SOFFITTI RADIANTI

I sistemi a soffitto radiante rappresentano un’efficace soluzione per il riscaldamento e il raf-

frescamento degli ambienti; allo stesso tempo garantiscono un alto livello di comfort agli

occupanti e il raggiungimento dei migliori obiettivi di risparmio energetico. Rispetto ai tradi-

zionali sistemi di climatizzazione ad aria, i soffitti radianti godono di una posizione di forza per

peculiarità di vario ordine:

Dove:

а = coefficiente di scambio termico convettivo [W/m

2

K]

= funzione che considera le emissività delle superfici in gioco, valore adimensionale

F= fattore di vista tra il soffitto radiante e la generica superficie, valore adimensionale

T

aria ambiente

= temperatura dell’aria ambiente, in K

T

superficie

= quarta potenza della temperatura della generica superficie, in K

T

superficiale pannello

= quarta potenza della temperatura superficiale del pannello radiante, in K

Dalle relazioni scritte si vede bene come la temperatura superficiale del pannello radiante,

che è strettamente legata a quella dell’acqua di mandata, venga esaltata nello scambio per ir-

raggiamento a causa dell’elevazione alla quarta potenza. Per questo motivo i sistemi a soffitto

radiante vengono eserciti con acqua tipicamente alla temperatura di 15 °C in raffrescamento

e di 35 °C in riscaldamento. Al contrario, i sistemi tradizionali ad aria – nei quali lo scambio

termico avviene esclusivamente per convezione – necessitano di acqua a 6-7 °C in raffresca-

mento e a 50-60 °C in riscaldamento. È evidente che il sistema radiante permette di sfruttare

appieno, e con il massimo rendimento, i moderni sistemi di produzione del caldo e del freddo.

Infine, un’osservazione attenta di quanto avviene in ambiente. Ciò che determina in gran parte

la sensazione di benessere, oltre al tasso di umidità, è la temperatura operante T

o

, esprimi-

bile come T

o

= (T

s

+ T

a

)/2; in altre parole, la temperatura operante è la media aritmetica tra la

temperatura media di tutte le superfici – T

s

– che racchiudono l’ambiente e la temperatura

dell’aria – T

a

– in esso presente.

Ora, ragionando in fase di raffrescamento, si intuisce che la temperatura operante di 25 °C

è ottenibile con un sistema tradizionale che porta a 23 °C la temperatura dell’aria e lascia le

superfici (pavimento, soffitto, pareti) a 27 °C; d’altronde, un sistema a soffitto radiante consenti-

rebbe di ottenere la stessa temperatura operante di 25 °C con l’aria ambiente a 27 °C e con una

temperatura media delle superfici di 23 °C. È evidente come le rientrate di calore dall’esterno,

che ipotizziamo a 35 °C, verso l’ambiente siano maggiori quando l’aria ambiente si trova a 23 °C.

La medesima considerazione vale pure in condizioni di funzionamento invernale.

Anche in questo senso, i sistemi a soffitto radiante offrono lo spunto per compiere un passo

decisivo verso la significativa riduzione del consumo energetico degli edifici.

• Risparmio energetico

• Qualità dell’aria

• Fruibilità degli spazi

• Riduzione del rumore

• Riduzione dei costi di manutenzione

• Velocità di risposta

 Risparmio energetico

• Comfort

• Modularità e flessibilità

• Rapidità di montaggio

• Preassemblaggio in fabbrica

• Ispezionabilità

L’utilizzo dei soffitti radianti per l’abbattimento dei carichi sensibili consente di ridurre il fabbi-

sogno d’aria per la ventilazione degli ambienti al minimo necessario, in dipendenza dall’affolla-

mento previsto e dalla destinazione d’uso degli spazi. Grazie all’alta capacità termica dell’acqua

in rapporto a quella dell’aria, il trasporto di una stessa quantità di calore avviene in maniera

più efficiente con un soffitto radiante che con un sistema ad aria: di conseguenza, si ottiene un

importante risparmio energetico evitando i costi connessi con l’energia elettrica che sarebbe

altrimenti consumata dai ventilatori. Altro punto di forza dei soffitti radianti è la temperatura

dell’acqua richiesta per il funzionamento. La potenza specifica che il soffitto radiante scambia

con l’ambiente è la somma di una componente di scambio convettivo, che incide per circa il 25 %

del totale, e di una componente di scambio per irraggiamento, pari a circa il 75 % del totale.

Lo scambio convettivo q

c

tra soffitto radiante e aria ambiente è esprimibile come:

q

c

= а . (T

aria ambiente

- T

superficiale pannello

) [W/m

2

]

lo scambio per irraggiamento q

i

tra il soffitto e tutte le superfici presenti in ambiente si può

esprimere come:

q

1

= 5,67 . 10

-8

.

. F . (T

superficie

4

- T

superficiale pannello

4

) [W/m

2

]

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CAPITOLO 1 - I SISTEMI A SOFFITTO RADIANTE

I SISTEMI A SOFFITTO RADIANTE - CAPITOLO 1

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