Il piano dell'UE per indirizzare la progettazione
degli edifici ad alte prestazioni energetiche (EPBD
direttiva sull’efficientamento energetico degli edifi-
ce), definisce sequenzialmente le seguenti fasi di
attuazione:
1. azioni di riduzione della domanda di energia
termica e frigorifera attraverso corrette soluzio-
ni d’involucro e di ventilazione degli ambienti
2. a seguire, azioni orientate all’incremento dell’ef-
ficienza dei sistemi impiantistico-energetici a
servizio dell’edificio
3. come ultimo passo, azioni per coprire, per
intero o in larga parte, la rimanente richiesta
di energia attraverso l’uso di fonti energetiche
rinnovabili
In generale, tutte le strategie di efficienza energeti-
ca devono essere impostate per ridurre il fabbiso-
gno energetico dell'edificio e i conseguenti effetti
ambientali, agendo con riferimento sia alla sua fase
costruttiva sia a quella operativa. Per mantenere gli
adeguati livelli di comfort interno, come accennato
in precedenza, il primo passo è ridurre il fabbisogno
energetico per riscaldamento e raffrescamento,
migliorando le prestazioni energetiche dell'involu-
cro edilizio mediante diverse tecnologie in relazio-
ne ai componenti opachi e trasparenti e riducendo
il fabbisogno energetico richiesto per la ventilazio-
ne. Quest'ultimo aspetto è di fondamentale impor-
tanza: la limitazione della richiesta energetica per
ventilazione è essenziale al fine di ottenere elevate
prestazioni energetiche.
Adeguati tassi di ventilazione sono fondamenta-
li, sia per il benessere degli occupanti sia per la
conservazione dell’edificio, ancor più oggi dove le
infiltrazioni d'aria attraverso l'involucro edilizio sono
minime: il ricambio d'aria, anche se incide sul bilan-
cio energetico dell'edificio, deve essere garantito
per ragioni igienico-sanitarie.
Nell'attuale mercato UE, l'utilizzo di sistemi di
ventilazione meccanica con recupero di calore
è in crescita, anche nei paesi del Mediterraneo, e
comprende le applicazioni nel settore residenzia-
le. Questi sistemi sono diventati una componen-
te fondamentale per la riduzione del fabbisogno
energetico per la ventilazione: i recuperatori di
calore possono essere del tipo a “calore sensibile” o
del tipo a “calore totale”, con rendimenti superiori al
75% che hanno ridotto drasticamente il fabbisogno
energetico per la ventilazione.
La tecnologia, che risponde perfettamente al
requisito di aumentare l’efficienza energetica dei
sistemi di climatizzazione, è rappresentata dai
pannelli radianti a pavimento e a soffitto: carat-
terizzati da ampie superfici di scambio termico, tali
impianti operano a un livello di temperatura pros-
simo a quello della temperatura interna dell'edi-
ficio e, per questo, sono in grado di aumentare
le efficienze complessive del sistema energeti-
co. Inoltre, al fine del raggiungimento dei miglio-
ri risultati, rivestono un ruolo molto importante
anche le logiche di regolazione e controllo del
sistema impiantistico, soprattutto in relazione alle
aspettative degli occupanti.
Allo stesso tempo, la chiara tendenza dell'Unio-
ne Europea a spingere verso l'“elettrificazione” sta
producendo un importante effetto sul mercato, che
sta vedendo la crescente installazione di pompe di
calore in sostituzione delle vecchie caldaie a gas.
Questo cambiamento è favorito anche dalla
costante riduzione dei fabbisogni per il riscalda-
mento e dall'aumento delle richieste di dotare gli
edifici con sistemi di raffrescamento: in tutti i settori
dell'edilizia, particolarmente in quello residenziale.
Come evidenziato in letteratura, il fabbisogno di
raffrescamento crescerà in futuro anche per effet-
to del cambiamento climatico e del conseguente
aumento delle temperature medie nei mesi estivi,
nonché delle maggiori aspettative di comfort: ciò
comporterà una massiccia installazione di impianti
di raffrescamento, soprattutto negli edifici residen-
ziali, sia nuovi sia nel retrofit.
Un altro fattore che contribuisce ad accelerare la
Introduzione
Unique Home: l’impiantistica del comfort negli edifici all-electric