Forti, slanciati, vivi: gli abeti rossi della Val di Fiemme erano i prediletti
dal grande Maestro Liutaio Antonio Stradivari, che trovava fossero gli
unici in grado di donare l’incanto della voce perfetta ai suoi inimitabili
violini. Nel bosco di Paneveggio, oggi chiamato Foresta dei Violini, egli
selezionava personalmente i legni da utilizzare, accostando l’orecchio e
ascoltando il suono stesso dei tronchi, quasi fossero in grado di parlargli.
LA NOSTRA VALLE
Dalla responsabilità nei confronti di un territorio come
il nostro è nata la Magnifica Comunità di Fiemme.
Un’istituzione dalla longevità stupefacente, che dal
1111 d.C. custodisce questo patrimonio unico talmente
bene da aver mantenuto inalterata la sua struttura
amministrativa fino ad oggi.
Da secoli i suoi rappresentanti, eletti dai capifamiglia
in modo democratico, gestiscono e tutelano il bene
comune (pascoli, malghe e, ovviamente, boschi)
facendosi portavoce di tutti gli abitanti della Valle.
Spetta alla Magnifica Comunità la regolamentazione
e il monitoraggio dell’abbattimento e della ricrescita
degli alberi, in un avvicendamento sostenibile. Solo in
questo modo siamo certi che i nostri boschi possano
continuare a vivere, a crescere e ad arricchire la qualità
della nostra vita nelle generazioni a venire.
In Val di Fiemme siamo circondati
da 3000 alberi pro capite.
Il legno fa parte del nostro DNA
e al tempo stesso è il materiale
naturale per definizione.
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