L’acqua potabile è uno dei beni pi
ù preziosi al mondo per la vita
dell’uomo. Salus per aquam, salute per mezzo dell’acqua, dicevano
gli antichi Romani. L’acqua per il consumo umano, ieri come oggi,
contiene in sé irrinunciabili valori sanitari e nutritivi.
Anche se la superficie della terra è costituita dal 70,9 % di acqua, solo
lo 0,03 % di questa è adatto per il consumo umano, in quanto acces-
sibile e non troppo inquinata.
La salvaguardia di un bene così prezioso (oro blu, è stato già definito)
va affidata ad un’azione di cooperazione tra pubblica amministra-
zione, operatori tecnici di settore (enti di distribuzione, progettisti,
installatori) e utenti finali che si articola nelle seguenti fasi:
i governi, tramite le indicazioni dell’Organizzazione Mondiale
della Sanità (OMS), stabiliscono le linee guida (direttive comuni-
tarie, leggi, norme) per regolamentare i parametri dell’acqua che
devono essere controllati e testati regolarmente dai distributori.
La loro responsabilità riguarda la rete pubblica, fino all’ingresso
dei edifici nel punto di consegna (contatore)
1
il progettista concepisce e dimensiona l’impianto sanitario all’in-
terno dell’edificio in funzione dei requisiti desideri del committente,
sulla base di norme tecniche e linee guida esistenti
tore utilizza sistemi e prodotti idonei, che non alterano la qualità
dell’acqua dall’ingresso nell’edificio fino a ogni punto di prelievo
pianto, procede ad effettuare una regolare manutenzione
Oltre alla sicurezza sanitaria, il risparmio energetico nella produ-
zione e nella distribuzione dell’acqua calda sta diventando un altro
importante aspetto da considerare, vista la generale volontà di
conciliare bassi consumi con investimenti ragionevolmente conte-
nuti o comunque abbattibili tramite lo sfruttamento di normative ed
ecobonus.
Con i propri prodotti e sistemi per acqua potabile, Giacomini è in grado
di fornire agli operatori professionali tecnologie all’avanguardia per
la realizzazione efficace di impianti sanitari per acqua fredda (AFS) e
acqua calda (ACS) in svariate situazioni abitative.
La Dichiarazione del Millennio delle Nazioni Unite, firmata nel
settembre del 2000 da tutti gli Stati Membri dell’ONU, era volta a
raggiungere otto fondamentali obiettivi di sviluppo per la popola-
zione mondiale, tra i quali sradicare la povertà estrema e la fame nel
mondo, rendere universale l’istruzione primaria, ridurre la mortalità
infantile e materna, combattere l’HIV/AIDS, la malaria e altre malattie.
Il settimo di questi “Obiettivi del Millennio” (Millennium Development
Goals o MDG), garantire la sostenibilità ambientale, prevedeva un
target secondo cui la comunità globale avrebbe dovuto dimezzare,
entro il 2015, la proporzione di persone prive di accesso sostenibile
ad una fonte di acqua potabile
2
sicura.
Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO) e UNICEF hanno comin-
ciato a monitorare il settore delle acque potabili nel 1990, fornendo
così stime regolari dei progressi verso i target MDG tramite il Joint
Monitoring Programme for Water Supply and Sanitation (JMP). Visto
che nel 1990 la copertura globale per l’uso di fonti migliorate di
acqua potabile arrivava al 76 %, il target MDG di dimezzamento della
popolazione priva di tale opportunità portava all’88 % entro il 2015.
Si trattava di una sfida alquanto impegnativa poiché i numeri globali
celavano notevoli disparità di copertura tra i diversi paesi, molti dei
quali stavano combattendo povertà, instabilità politica e crescite
demografiche molto rapide.
L’obiettivo globale MDG per l’acqua potabile pari all’88 % era già
stato raggiunto nel 2010. Nel 2015, si registra come il 91 % della
popolazione globale fa uso di una fonte di acqua potabile migliorata
3
.
Nonostante il progresso significativo, in numeri assoluti significa
che vi sono ancora 663 milioni di persone che non hanno accesso
all’acqua potabile da fonti sicure o migliorate, in particolare in aree
di insediamento rurale (fig. 1.1 - 1.2).
Ne consegue che, per garantire universalmente accesso sostenibile
NOTE
ad una fonte di acqua potabile e servizi igienici adeguati, è necessario
proseguire incessantemente nello sviluppo tecnologico di questo
settore.
2
Si definisce fonte di acqua potabile una fonte che per la natura
stessa della sua struttura protegge adeguatamente la fonte dalla
contaminazione esterna, in particolare dalla materia fecale.
3
“Progressi in 25 anni per acqua sanitaria e potabile - Aggiornamento
2015 e Valutazione MDG” - Unicef
10 - 11
Capitolo 1
L’evoluzione della distribuzione sanitaria: salute ed efficienza energetica
NOTE
1
Per “impianto di distribuzione domestico” si intendono le condut-
ture, i raccordi, le apparecchiature installati tra i rubinetti normal-
mente utilizzati per l’erogazione dell’acqua destinata al consumo
umano e la rete di distribuzione esterna. La delimitazione tra im-
pianto di distribuzione domestico e rete di distribuzione esterna,
denominata anche punto di consegna, è costituita dal contatore,
salva diversa indicazione del contratto di somministrazione.
Tendenze della copertura di acqua potabile
globale e obiettivo MDG (%), 1990-2015
Tendenze aree urbane e rurali per la copertura
di acqua potabile (%)
obiettivo
MDG
88%
7
12
12
17
17
16
88
%
17
2
7
27
33
32
33
7
obiettivoCopertura 2015 7
Co1p6ertura127015
11
MDG
91%
91%
Le disparità delle aree rurali-urbane global
i
Le disparità delle aree rurali-urbane global
i
sono diminuite, ma restano ancora notevoli
differenze
sono diminuite, ma restano ancora notevoli
differenze
1
0
1
0
7
2
2
4
4
1
1
4
4
4
4
58
44
58
44
33
18
1990 2015
1990 2015
1990 2015
1990 2015
1990 2015 1990 2015
ACQUA SUPERFICIALE
ACQUA SUPERFICIALE
Urbana
Rurale
Urbana
Rurale
32
51
51
44
NON MIGLIORATA
NON MIGLIORATA
ALTRA MIGLIORATA
STRUTTURE CON TUBAZIONI
NON MIGLIORATA
NON MIGLIORATA
ACQUA SUPERFICIALE
STRUTTURE CON TUBAZIONI
ALTRA MIGLIORATA
ALTRA MIGLIORATA
STRUTTURE CON TU
S
B
U
A
P
Z
E
IO
R
N
FICIALE
ACQUA
ALTRA MIGLIORATA
STRUTTURE CON TUBAZIONI
79
79
44
79
79
33
18