Uno dei pilastri della filosofia di Daikin è l’impegno continuo per affermarsi come azienda leader
nell’applicazione di procedure ecocompatibili, con fattori chiave come l’efficienza energetica e la scelta del
refrigerante più adatto. Daikin ha lanciato su scala internazionale i primi climatizzatori con refrigerante R-32
alla fine del 2012 in Giappone dove, da quel momento, sono stati installati diversi milioni di unità.
In seguito, i modelli a R-32 sono stati usati come sistemi di climatizzazione anche in altri paesi come
Australia, Nuova Zelanda, India, Thailandia, Vietnam, Filippine, Malesia e Indonesia. Nel 2013, i modelli a R-32
hanno fatto il loro debutto in Europa, apportando nuovi benefici a livello ambientale, oltre agli avanzati
sistemi di controllo offerti agli utenti.
Esempi di prodotti disponibili in Europa con refrigerante R-32:
Ururu Sarara
Daikin Emura
FTXM-M
Puro R-32
(nessuna miscela)
675
0
Nella nomenclatura chimica, l’R-32 si chiama
difluorometano. Si tratta di un refrigerante che per
anni è stato utilizzato come componente della miscela
refrigerante R-410A (composta per il 50% da R-32 e per
il restante 50% da R-125). Daikin è stata la prima azienda
a riconoscere i numerosi vantaggi nell’utilizzo dell’R-32
puro invece che come parte di una miscela.
Oggi molti altri operatori del settore hanno seguito
l’esempio di Daikin.
Il potenziale di riscaldamento globale (GWP) è un
numero che esprime l’impatto potenziale che un
particolare refrigerante avrebbe sul riscaldamento
globale se venisse rilasciato nell’atmosfera. È un valore
relativo che mette a confronto l’impatto di 1 kg di
refrigerante con 1 kg di CO
2
in un periodo di 100 anni.
Nonostante tale impatto possa essere scongiurato
evitando perdite e assicurando il corretto recupero del
refrigerante al termine del suo ciclo di vita, la scelta
di un refrigerante con un minore GWP e il suo utilizzo
in minori volumi riduce il rischio per l’ambiente in
caso di perdite accidentali.
Per potenziale di impoverimento dell’ozono (ODP)
si intende l’impatto nocivo causato da una sostanza
chimica sul livello di ozono della stratosfera.
Si tratta di un valore relativo che mette a confronto
l’impatto di un refrigerante con una massa simile di
R-11. L’ODP dell’R-11 corrisponde quindi a 1.
Composizione
GWP (Potenziale
di riscaldamento
globale)
ODP (Potenziale
di impoverimento
dell’ozono)
R-410A
Miscela di
50% R-32 + 50% R-125
2.087,5
0
L’R-32, l’R-410A, l’R-134a e altri refrigeranti attualmente
in uso nell’Unione Europea non danneggiano lo strato
di ozono. I refrigeranti di generazione precedente, come
l’R-22, avevano un effetto nocivo sul livello di ozono
della stratosfera poiché contenevano cloro. Dal 2004,
i regolamenti UE vietano l’utilizzo di apparecchiature
nuove che usano refrigeranti dannosi per l’ozono, come
l’R-22. Da gennaio 2015, non è più possibile eseguire
interventi di manutenzione su attrezzature esistenti
che usano R-22, anche se riciclato.
Se un vostro cliente sta ancora utilizzando unità a R-22,
dovreste consigliargli di sostituirle al più presto e di non
aspettare il verificarsi di un guasto. La decisione
di sostituire le macchine a R-22 con quelle a R-32
costituirebbe un doppio vantaggio per l’ambiente.
Eliminerebbe il rischio di danneggiamento dello strato
di ozono e rappresenterebbe una soluzione migliore
in termini di impatto sul riscaldamento globale. Non è
consentito sostituire semplicemente il refrigerante R-22
con l’R-32 all’interno di un’unità esistente, poiché il tipo
di olio e le pressioni di esercizio non sono gli stessi.
È tuttavia possibile sostituire le unità interne ed esterne
mantenendo le tubazioni del refrigerante (istruzioni più
dettagliate sulle soluzioni per la sostituzione dell’R-22
sono disponibili nei nostri cataloghi).
R-32
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