La nuova versione del

regolamento UE sui gas fluorurati

e il motivo per cui è stato necessario introdurre l’R-32

L’impatto dei refrigeranti sul riscaldamento globale

Se rilasciati nell’atmosfera, i refrigeranti possono avere

effetti sul riscaldamento globale. Nel 2006, la legislazione

europea ha implementato la direttiva sui gas

fluorurati per minimizzare il rischio rappresentato da un

determinato gruppo di gas fluorurati a effetto serra, i

più importanti dei quali sono i gas con idrofluorocarburi

(HFC), comunemente usati come refrigeranti.

L’efficacia delle certificazioni

È stato introdotto un sistema di certificazione per

le aziende che si occupano di manutenzione e

installazione. Questo sistema, aggiunto ai controlli

obbligatori delle perdite per i sistemi con una carica

pari o superiore ai 3 kg, ha portato a una notevole

riduzione delle emissioni. (Nota: la nuova versione

del regolamento UE sui gas fluorurati richiede ancora

controlli sulle perdite ma la soglia di carica è ora pari

o superiore a 5 tonnellate di CO

2

equivalente, che

corrisponde a 2,4 kg di R-410A o 7,4 kg di R-32).

UE e settore industriale, un lavoro di squadra

Nonostante le emissioni di gas fluorurati rappresentino

attualmente il 2% delle emissioni totali di gas a effetto

serra in Europa, i legislatori europei e il settore

industriale hanno riconosciuto la necessità di

uno sforzo maggiore per avviare l’Europa verso

un’economia a basse emissioni. Ecco perché all’inizio

del 2015 è entrata in vigore una nuova versione del

regolamento sui gas fluorurati. Tale regolamento

incoraggia la progettazione di apparecchiature con

minori valori di refrigeranti a CO

2

equivalente.

In altre parole, apparecchiature con refrigerante a

minore GWP o con una minore carica di refrigerante

ma idealmente una riduzione di entrambi (definita

comunemente la “diminuzione” del consumo di HFC,

espressa in valori di CO

2

equivalente). Grazie alla nuova

versione di tale regolamento, entro il 2030 le emissioni

di gas fluorurati in Europa saranno ridotte di due terzi

rispetto ai livelli del 2014.

Il GWP non è l’unico parametro

Non esiste un refrigerante che soddisfi le necessità

di tutti i tipi di applicazioni. Ciò significa che Daikin

ha dovuto valutare attentamente diverse opzioni,

prendendo in considerazione non solo la riduzione

del GWP e le quantità utilizzate, ma anche altri

fattori come l’efficienza energetica, la sicurezza

e l’accessibilità.

Per esempio, un refrigerante con un minore GWP ma

che utilizza più energia non rappresenterebbe una

buona soluzione, poiché risulterebbe controproducente

per l’impatto complessivo del prodotto sul

riscaldamento globale.

In anticipo di 10 anni sui divieti di legge

La nuova normativa sui gas fluorurati vieta l’utilizzo, a

partire dal 2025, di refrigeranti con un GWP superiore

a 750 nei climatizzatori monosplit con una carica

di refrigerante inferiore a 3 kg. Con ben 10 anni di

anticipo, Daikin ha già introdotto modelli a R-32:

prima l’industria passa a refrigeranti con minore GWP,

prima verrà ridotto l’impatto delle emissioni di

HFC sull’ambiente!

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