2. Per quale motivo l’R-32 viene classificato come refrigerante a

bassa infiammabilità mentre nella scheda tecnica di sicurezza

è definito un refrigerante estremamente infiammabile?

Lo standard internazionale ISO 817:2014 divide

l’infiammabilità dei refrigeranti in 4 categorie:

› Classe 1 - Nessuna propagazione di fiamma

› Classe 2L - Bassa infiammabilità

› Classe 2 - Infiammabile

› Classe 3 - Alta infiammabilità

Questa classificazione si basa su diversi criteri, come il

limite inferiore di infiammabilità, il potere calorifico e

la velocità di combustione. L’R-32 rientra nella Classe

2L a “bassa infiammabilità”. Una classificazione

di questo tipo viene usata come riferimento per

altri standard che si riferiscono all’applicazione di

attrezzature, per esempio all’installazione di un

climatizzatore in una stanza di determinate dimensioni

e all’interno di un particolare tipo di edificio.

La classificazione del livello di infiammabilità riportata

nelle schede di sicurezza e sulle etichette delle

bombole è determinata in base al Sistema armonizzato

di classificazione ed etichettatura dei prodotti chimici

(GHS).

Il GHS divide i gas infiammabili in 2 categorie:

infiammabile (cat. 1) e altamente infiammabile (cat. 2).

La classificazione GHS utilizza un diverso approccio,

impiegato principalmente come riferimento per le

norme in materia di trasporti internazionali: i gas

sono classificati solo in base alla percentuale di

concentrazione di gas necessario per creare una

miscela infiammabile nell’aria. Altri fattori importanti,

come la facilità di accensione di un gas o la reazione

una volta acceso, non vengono attualmente presi in

considerazione.

Ecco perché, nelle schede di sicurezza, l’R-32 è

classificato come altamente infiammabile, come il

propano (R-290) o l’isobutano (R-600a), nonostante

in realtà il loro rischio di infiammabilità sia piuttosto

diverso. Negli standard ISO, l’R-32 rientra tra i

refrigeranti a bassa infiammabilità (Classe 2L), come

l’ammoniaca e i refrigeranti HFO, mentre l’R-290 e

l’R-600 appartengono alla categoria dei gas ad alta

infiammabilità (Classe 3).

3. L’installazione e la manutenzione delle apparecchiature a

R-32 sono diverse da quelle per le apparecchiature a R-410A?

Le modalità di installazione e manutenzione per

le unità a R-32 sono molto simili a quelle per le

unità a R-410A.

› I livelli di pressione di esercizio per le unità a R-32 e a

R-410A sono simili (pressione di progetto per unità a

R-410A: 4,15 MPa, per unità a R-32: 4,29 MPa).

› Per quanto riguarda la carica, l’R-32 è più semplice

da gestire dato che può essere caricato sia allo stato

gassoso che liquido (impossibile con l’R-410A che

invece deve essere sempre caricato allo stato liquido.

L’aggiunta di R-410A in forma gassosa può causare

modifiche alla sua composizione, impedendo il

normale funzionamento dell’unità).

È quindi necessario seguire le istruzioni di

sicurezza del produttore delle apparecchiature e

del fornitore delle bombole di refrigerante.

› Per le apparecchiature, tali istruzioni sono simili

a quelle relative all’R-410A (richiesta ventilazione,

divieto di fumare, ecc.). Esistono tuttavia indicazioni

aggiuntive relative alla dimensione minima

della stanza per alcuni modelli a R-32 (si veda la

precedente tabella, domanda 1).

› Durante la riparazione di un’unità interna, è

necessario assicurare la formazione di una corrente

d’aria dall’interno all’esterno per garantire una

buona ventilazione. È possibile fare ciò aprendo,

per esempio, tutte le porte e finestre dell’edificio

per far uscire l’aria presente all’interno della stanza e

sostituirla con aria pulita.

4. È necessario che il tecnico disponga di nuovi strumenti

per l’installazione e la manutenzione delle unità a R-32?

È particolarmente importante controllare che

i manometri, i rilevatori di fughe e le pompe di

recupero possano essere utilizzati con l’R-32.

Sono disponibili degli strumenti il cui uso è consentito

e adatto sia con l’R-32 che con l’R-410A. In caso

di dubbi, verificare con il fornitore. Per il recupero

dell’R-32 è necessaria una bombola di recupero di R-32

omologata. Per quanto riguarda gli altri attrezzi per

l’installazione, come il tubo per effettuare la carica,

la bilancia, la chiave dinamometrica, la cartellatrice,

piegatubi e la pompa a vuoto, è possibile utilizzare

quelli per l’installazione di unità a R-410A, poiché sono

gli stessi.

5. L’R-410A non sarà più disponibile sul mercato?

L’R-410A sarà disponibile per la manutenzione

delle apparecchiature che sono già state installate.

Per le nuove apparecchiature, invece, a partire dal

2025, l’uso dell’R-410A in Europa sarà vietato nei

climatizzatori monosplit con carica di refrigerante

inferiore ai 3 kg, ma non nelle altre applicazioni.

Nonostante questo, si prevede che l’uso dell’R-32 si

diffonderà anche nelle altre applicazioni per gli

obiettivi di “diminuzione” stabiliti dal regolamento UE

sui gas fluorurati.

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