Geotermia

con sonda verticale

La sonda geotermica verticale consente

alla pompa di calore di prelevare energia

da una fonte a temperatura pressoché

costante tutto l’anno, con grande beneficio

sulla riduzione dei costi di esercizio.

La soluzione risulta particolarmente adatta

a terreni di dimensioni ridotte.

La profondità della perforazione solitamente si attesta su 100 metri, per

contenere le potenze di pompaggio e aumentare così l’efficienza del

sistema. L’installazione è possibile anche con profondità superiori fino a

200m, in base alle attrezzature disponibili e all’esperienza del personale.

Le sonde utilizzate sono a doppia U in PE 100 con diametro, DN32

(maggiormente diffuso) e DN40.

A seconda della potenza termica o frigorifera necessaria e capacità del

terreno possono essere realizzati più pozzi, distanziati di almeno 8-10

metri per evitare interferenze termiche. Una volta inserite le sonde nel foro,

lo stesso viene riempito dal basso verso l’alto con bentonite eventualmente

additivata di sabbia silicea o quarzifera per incrementare la conducibilità

termica, o prodotti commerciali premiscelati.

La resa termica della sonda e il buon funzionamento della stessa è

fortemente influenzato dalla cementazione eseguita. Questo evita,

inoltre, qualsiasi interferenza tra falde sotterranee che la sonda/le sonde

potrebbero attraversare. La resa in W per metro lineare di sonda nel

terreno è in media di 50 W/m, valore preso a riferimento per un terreno

standard come descritto nella norma VDI4640.

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