Al giorno d’oggi la protezione dell’ambiente è considerata di primaria importanza
sia dall’utilizzatore che dal professionista.
L’aspetto più rilevante del gas R32 è il suo valore di GWP, pari a 675, che permette
di realizzare impianti contenenti fino a 7 kg di gas senza superare la soglia che
obbliga al controllo delle perdite, tenuta del registro dell’apparecchiatura, soglia
che per un gas R410A è già sorpassata da 2,4 kg di gas.
è ecologico;
rischi per l’ozono;
è leggermente infiammabile;
è molto efficiente.
Il nome specifico del gas R32 è difluorometano. Attualmente esso è
presente tra i gas fluorurati a basso valore di GWP, pari a 675, e utilizzato
in apparecchi per condizionamento destinati all’uso residenziale.
Non vi è obbligo di sostituzione dell’attuale gas R410A, che rimane
pertanto regolarmente in commercio, salvo nelle applicazioni in monosplit
con refrigerante < 3 kg dove, dal 2025 sarà obbligatorio per le nuove
installazioni, l’utilizzo di gas con GWP < a 750.
Esistono alcune limitazioni in particolari condizioni di utilizzo che vanno
considerate in accordo con le Normative in vigore.
Nello stoccaggio di unità contenenti R32 può essere necessario, sulla base
delle quantità stivate, revisionare il Certificato di Prevenzioni Incendi (DPR
151/2011) per garantire la validità della propria garanzia assicurativa. Il
trasporto di merci pericolose è regolamentato dal D.GLS 35/2010. R32 è
stato classificato leggermente infiammabile da ISO 817 e come tale non ha
stringenti limitazioni nel trasporto su strada (ADR vigente), mantenendo
una ferrea regolamentazione nel trasporto marittimo (IMDG vigente) e
aeronautico (IATA vigente).
La norma EN 378:2016 regolamenta anche le applicazioni di apparecchi
che utilizzano gas R32; devono sempre essere verificati i limiti massimi
di concentrazione del gas nelle applicazioni residenziali con particolare
riguardo ai sistemi multisplit che possono potenzialmente concentrare
(in caso di perdite) elevati quantitativi di refrigerante in ambienti di
dimensione contenuta. Il gas R32 è più pesante dell’aria e in caso di
fuoriuscita si accumula in basso; le unità interne seguono pertanto
parametri normativi differenti a seconda della tipologia di applicazione.
L’installazione in edifici pubblici è regolata da normative specifiche inerenti
all’applicazione di apparecchi con gas infiammabili, come: alberghi DM
09/04/1994, centri commerciali DM 27/07/2010, edifici per spettacoli DM
19/08/1996, ospedali DM 18/09/2012, scuole DM 26/08/1992, uffici DM
22/02/2006, giochi per bambini DM 16/07/2014, aeroporti DM 07/07/2014,
interporti DM 18/07/2014.
La progettazione, installazione e manutenzione degli apparecchi con gas
R32 sono regolamentate dalle seguenti norme: DM 37/2008, disposizioni
in materia di attività di installazione degli impianti all’interno degli edifici;
DGLS 81/2008, testo sulla salute e sicurezza sul lavoro; F-gas 517/2014,
regolamento dei gas fluorurati; DPR 151/2011, disciplina dei procedimenti
relativi alla prevenzione incendi; EN 378:2016, sistemi di refrigerazione e
pompe di calore (requisiti per la sicurezza degli impianti).
Con il DM del 10 Marzo 2020 e la successiva Circolare DCPREV 9833
del 22 Luglio 2020 da parte del Corpo dei VVF le disposizioni tecniche
vengono aggiornate consentendo la possibilità di utilizzo, negli impianti
di climatizzazione e condizionamento, di macchine equipaggiate con
refrigeranti classificati A1 o A2L, superando così il vincolo di utilizzo di soli
fluidi non tossici o non infiammabili.
Si raccomanda, comunque, la scrupolosa verifica delle normative in
essere nel caso di utilizzo di apparecchiature contenenti gas R32. La
mancata osservanza di dette normative fa assumere ai progettisti e agli
installatori di apparecchiature con R32 una loro diretta responsabilità
giuridica sull’applicazione delle apparecchiature medesime.
non è dannoso e non presenta
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