Una valvola di bilanciamento
è un dispositivo che controlla diversi
parametrici fisici per bilanciare la distribuzione di energia termica (in
riscaldamento e raffrescamento/condizionamento) a differenti zone.
Lo scopo di tali valvole è permetterci di fornire il corretto valore di
energia termica in ogni parte dell’edi
ficio. Un impianto non bilanciato
è sostanzialmente un sistema inefficiente.
Nei sistemi termici si riconoscono principalmente tre tipologie di
dispositivi per il bilanciamento: valvole di bilanciamento statico (SBV,
dall’inglese Static Balancing Valve), valvole di bilanciamento dina-
mico (PICV, Pressure Indipendent Control Valve) e valvole di controllo
pressione differenziale (DPCV, Differential Pressure Control Valve).
Le valvole di bilanciamento statico sono ingegnerizzate per mantene-
re costante la portata nel sistema nelle condizioni di progetto e sono
regolate nella fase di messa in servizio (commissioning). Le valvole di
bilanciamento dinamico sono progettate per mantenere una portata
costante indipendentemente dalla pressione deifferenziale, dato che
le condizioni del sistema possono variare. Infine, le valvole di control-
lo pressione differenziale provvedono a mantenere dinamicamente
costante il Δp tra punti specifici dell’installazione.
Dal punto di vista teorico, i moderni sistemi di climatizzazione posso-
no soddisfare le richieste più esigenti di comfort climatico interno e
costi di esercizio.
Nella realtà, tuttavia, nemmeno i più sofisticati controllori si compor-
tano sempre come promesso. Di conseguenza, il comfort non è ideale
e i costi operativi sono superiori al previsto.
Ciò accade spesso poiché la progettazione meccanica (disposizione e
dimensionamento) dell’impianto non soddisfa alcune specifiche con-
dizioni necessarie per un controllo stabile e preciso del sistema. Tra
queste, le tre più importanti devono essere le seguenti:
la portata di progetto deve essere disponibile a tutti i terminali,
anche i più lontani
le pressioni differenziali delle valvole di regolazione non devono
variare eccessivamente, soprattutto non devono superare i livelli,
massimo e minimo, di lavoro
le portate devono essere compatibili alle interfacce di sistema
Quando la prima delle condizioni base non è rispettata (portata di
progetto non disponibile ai terminali), si incorre in specifiche pro-
blematiche, quali: costi energetici superiori a quelli previsti; potenza
installata non disponibile a carico intermedio e/o alto; troppo caldo
in alcune parti dell’edificio, troppo freddo in altre; lungo ritardo prima
che si ottengano le temperature desiderate quando si riavvia l’im-
pianto dopo una sosta o un’attenuazione notturna.
I problemi tipici della pressione differenziale fuori controllo sono,
invece, rumore, vibrazioni, flussi indesiderati e danni meccanici ai
terminali. Questi problemi possono essere rilevanti per le nuove
installazioni, ma possono essere anche peggiori dopo lavori di riqua-
lificazione energetica in quanto l’impianto passa dalla regolazione
manuale a quella termostatica. In questa situazione, il bilanciamento
dinamico è l’unica soluzione in grado di garantire prestazioni accet-
tabili del sistema.
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Capitolo 1