IL METODO DI PREREGOLAZIONE

Il metodo di preregolazione è un metodo di calcolo che consente

di definire in anticipo l’impostazione delle valvole di bilanciamento

quando si effettua il dimensionamento delle reti di distribuzione, in

base alla portata nominale e alla perdita di carico di ciascun circuito.

La pompa è scelta in modo da soddisfare l’unità più svantaggiata. La

sua prevalenza, che è in grado di alimentare tale unità, genera, quin-

di, una sovrapressione non desiderata per le altre unità causando,

così, delle sovraportate.

L’obiettivo di base di questo metodo è definire il valore della perdita

di carico aggiuntiva (corrispondente al valore di impostazione della

valvola di bilanciamento) che consenta di eliminare la sovrapressione

e di ottenere la corretta portata in tutte le unità. In altre parole l’o-

biettivo è quello di uniformare il dp dei circuiti che si riferiscono allo

stesso nodo.

Le azioni previste per l’applicazione di questo metodo sono le seguenti:

calcolare la perdita di carico considerando l’intera lunghezza

del circuito che il fluido deve seguire a partire dal circolatore

per tornare allo stesso. Il valore ottenuto sarà il risultato della

somma del dp di tutti gli elementi installati in serie nel circuito

considerato:

- circuito di distribuzione

- valvola di regolazione

- perdite di carico localizzate

- tubazioni di mandata e ritorno, da e verso il locale caldaia (con-

siderando la portata totale)

ripetere l’azione per tutti i circuiti in parallelo, facendo un con-

fronto tra i valori ottenuti e individuando quelli più svantaggiati.

In questo modo viene identificata la perdita di carico di riferi-

mento e quindi anche la prevalenza della pompa. È necessario

calcolare, ora, la differenza tra il dp di riferimento (relativa al

circuito più svantaggiato) e i dp totali di tutti gli altri circuiti.

I valori così ottenuti rappresentano gli squilibri che devono esse-

re compensati dal dp introdotto con le valvole di bilanciamento.

Un risultato simile può essere ottenuto calcolando la pressio-

ne differenziale disponibile ad ogni nodo della rete principale e

dimensionando le valvole di bilanciamento in base alla differenza

tra il dP al nodo e quello necessario alla diramazione.

Per meglio chiarire questi concetti possiamo sviluppare un esempio

applicando i due sistemi appena descritti. Il circuito rappresentato in

fig. 2.2 è costituito da tre batterie alimentate in circuiti paralleli e aventi

le seguenti caratteristiche (sono state omesse le valvole di regolazione

automatica per rendere più semplice il calcolo):

- circuito 1: Q = 5 m

3

/h; dp = 20 kPa

- circuito 2: Q = 7 m

3

/h; dp = 30 kPa

- circuito 3: Q = 7 m

3

/h; dp = 30 kPa

E le tubazioni a monte hanno le seguenti caratteristiche idroniche:

tubazione a: Q = 7 + 7 + 5 = 19 m

3

/h; dp = 15 kPa

tubazione b = e: Q = 7 + 7 = 14 m

3

/h; dp = 8 kPa

tubazione c = d: Q = 7 m

3

/h; dp = 8 kPa

I metodi di bilanciamento