Come abbiamo già visto, quando diverse unità terminali collegate ad
un ramo sono collegate in circuiti paralleli, qualsiasi cambiamento
nel valore della pressione differenziale nei nodi può modificare pro-
porzionalmente la portata in tutte le unità.
Consideriamo il circuito rappresentato nella fig. 2.3, dove la pressio-
ne differenziale disponibile è espressa con dpA = dpH-dpSTP e, ad
esempio, modifichiamo l’impostazione, e dunque la perdita di carico
della valvola di bilanciamento ST-P, in modo che dpa sia di quattro
volte più grande: otterremo il doppio della portata in ciascuna unità
terminale (Q1, Q2, Q3, Q4).
Ciò significa che tutte le variazioni esterne al valore dp modifiche-
ranno il flusso delle unità terminali parallele nello stesso modo
proporzionale.
La regola ovviamente sarà valida finché non saranno modificate le
impostazioni delle valvole ST1, ST2, ST3, ST4.
dPH
4
3
2
1
ST-P
E anche in una situazione in cui abbiamo cambiamenti su singoli rami
dell’impianto (per esempio ST3) avremo un proporzionale cambia-
mento anche in quelli posizionati a valle (ST1, ST2).
Il metodo proporzionale funziona su questo principio per mettere in
equilibrio tra di loro le unità terminali di una diramazione e, allo stes-
so modo, la regola è valida per equilibrare le diramazioni stesse e le
tubazioni principali.
due manometri differenziali
documentazione tecnica del produttore
nel caso di una grande installazione si rende spesso necessario
mettere in comunicazione tra loro (via cellulare, etc.) i tecnici coin-
volti nelle operazioni di bilanciamento
I metodi di bilanciamento
S
T
-
4
S
T
-
3
S
T
-
2
S
T
-
1
d
P
A