La denominazione “ghisa malleabile” de
finisce una ghisa che si lascia deformare, cioè che ha proprietà
di malleabilità paragonabili a quelle di un acciaio.
Allo stato liquido, a parità di temperatura, la ghisa è più fluida dell’acciaio perchè contiene una maggior
percentuale di carbonio che ne abbassa il punto di fusione. Per questo motivo la ghisa è più adatta
dell’acciaio alla realizzazione di piccoli oggetti di forma complessa.
Per eliminare la fragilità della ghisa, dovuta alla sua composizione chimica, si sottopongono i pezzi
fusi ad appropiati trattamenti termici.
Malleabile a cuore nero in % C.2,5 - Mn. 0,478 - Si 1,448 - S 0,092
Si ottiene ricocendo i pezzi in struttura bianca cementite (Fe
3
C) in forni ad atmosfera neutra; il carbonio,
ossidandosi, tende a precipitare sotto forma di noduli neri di grafite e distribuiti in modo uniforme in
tutta la massa, conferendo alla ghisa elevate caratteristiche meccaniche, una buona duttilità e
tenacità. Fratturando il pezzo si rileva una struttura nera denominata a “cuore nero”.
Malleabile a cuore bianco in % C.3 - Mn. 0,45 - Si 0,65 - S 0,25
Si ottiene ricocendo i pezzi in un forno con atmosfera ossidante che brucia l’eccesso di carbonio
contenuto nella ghisa, bianca cementite (Fe3C). Fratturando il pezzo si rileva una struttura bianca
denominata a “cuore bianco”.
La ghisa malleabile presenta un’elevata tenacità e una resistenza alla flessione ed agli urti. Questa viene
usata per la fabbricazione di raccordi filettati destinati alla distribuzione di acqua e gas e per la
realizzazione di componenti nel campo automobilistico.
Metallografia x100
Metallografia x100
“cuore bianco”
“cuore nero”
Diagramma ferro carbonio