Densità di sedimenti delle acque meteoriche

In mancanza di un preliminare intervento di pulizia, l'in

filtrazione

delle acque meteoriche non è sempre possibile: questo si deve al

fatto che il dilavamento di certe superfici può determinare un certo

carico di inquinamento.

In base alla norma DWA-A 138 è possibile effettuare le seguenti

distinzioni:

1. Sicurezza del deflusso delle acque piovane da

• aree verdi, prati, terreno coltivato,

• superfici di copertura e terrazze in aree residenziali e zone-

commerciali comparabili (copertura del tetto senza metalli

non rivestiti).

In questi casi l'acqua sotterranea non viene intaccata da impurità;

si può quindi procedere con l'infiltrazione senza trattamento preli-

minare.

2. Tollerabilità del deflusso delle acque piovane da

• superfici di copertura con percentuali normali di metalli non

rivestiti (rame, zinco, piombo),

superfici di copertura in zone commerciali e industriali caratte-

rizzate da un significativo inquinamento atmosferico,

piste ciclabili e strade pedonali lungo zone residenziali e

strade con volume medio giornaliero di traffico (valore DTV)

fino a 15.000 veicoli a motore.

In tali zone, le acque meteoriche possono essere infiltrate solo

dopo un adeguato trattamento preliminare.

3. Non tollerabilità del deflusso delle acque piovane da

• strade e aree caratterizzate da un significativo inquinamento

atmosferico,

aree speciali, ad esempio aree di parcheggio e stazionamento

per camion, magazzini non coperti per beni potenzialmente

riciclabili (compost, carta, rifiuti).

Quest'acqua di scarico deve essere immessa nella rete fognaria.

In singoli casi è possibile effettuare l'infiltrazione dopo un adeguato

trattamento preliminare.

Siti contaminati

È vietato installare impianti di infiltrazione nei suoli contaminati,

poiché le sostanze inquinanti diluendosi con le acque meteoriche

possono raggiungere le falde acquifere.

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Wavin Gestione delle acque meteoriche Manuale tecnico

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