3.2. Informazioni generali relative alla

progettazione

Premessa

Durante una precipitazione, l‘acqua

piovana viene sempre scaricata dal tetto

con un certo ritardo. All’inizio, il sistema

Wavin QuickStream agisce come un qual-

siasi altro impianto tradizionale a gravità. Il

flusso diventa “pulsante” man mano che il

sistema si riempie (vedere fase 2 in Figura

6). Con portate tra il 60% e il 100% della

capacità di progetto, nel sistema scorre

una miscela di acqua e bolle d’aria come

è visibile nella fase 3. Durante le fasi 1 e

2, al di sotto del 60% della capacità, il

comportamento del sistema sifonico è

simile a quello di un sistema tradizionale

con superfici o volumi liberi in molti tratti

delle tubazioni e con pressione prossima

a quella atmosferica. In caso di pioggia

intensa, però, il sistema si innesca comple-

tamente e l’energia equivalente al battente

disponibile viene trasferita all’acqua

presente nell’impianto conferendogli una

velocità superiore. È a questo punto che la

capacità del sistema raggiunge il valore di

progetto (fase 4).

Durante il picco di pioggia, può accadere

che la precipitazione sia superiore alla

capacità di progetto del sistema sifonico.

Curva dell’intensità di pioggia

Se ciò si verifica, l’acqua in eccesso si

accumulerà temporaneamente sul tetto

oppure sarà scaricata attraverso un

sistema di emergenza. La Figura 6 mostra

i flussi in relazione alla capacità di scarico

del sistema Wavin QuickStream e all’evolu-

zione dell’intensità di pioggia.

Tipologia di tetti e grondaie

Si distinguono tre tipologie di tetti: tetti

piani, tetti inclinati e tetti verdi. Ciascuna

tipologia di tetto ha caratteristiche diverse

dalle altre. Queste caratteristiche vanno

prese in considerazione quando si progetta

un sistema di scarico dell’acqua piovana.

Tetti piani

In genere, i tetti piani sono tipici dei condo-

mini e dei fabbricati industriali. In realtà,

sono rari i casi in cui questi tetti sono

effettivamente “piani”. Tuttavia, si defini-

scono così perché hanno una pendenza

minima inferiore a quella dei tetti inclinati. Di

solito, è preferibile specificare la pendenza

minima per evitare accumuli d’acqua

indesiderati e prevenire lo sviluppo di

pendenze sfavorevoli dovute al cedimento

differenziale. Spesso, si costruiscono tetti

piani in quanto riducono lo “spazio morto”

all’interno

dell’edificio e hanno la caratteristica di trat-

tenere temporaneamente l’acqua piovana.

Tetti inclinati

Molti fabbricati residenziali e commerciali

hanno tetti inclinati. Questi tetti sono in

grado di drenare in modo naturale, ovvero,

è meno forte il rischio di eventuali perdite.

In climi dove le temperature scendono

sotto lo zero, l’impiego di questi tetti rende

meno critico il carico di neve.

Nell’ambito del sistema Wavin Quick-

Stream si distinguono tre diverse tipologie

di tetti inclinati: tetti inclinati senza gron-

daia, tetti inclinati con grondaia e tetti a

“busta”.

Tetti inclinati senza grondaia

Nei tetti inclinati senza grondaia la

membrana di copertura ricopre l’in-

tero tetto e i ricettori sono posizionati

lungo la linea inferiore del tetto.

Tetti inclinati con grondaia

In

genere non è possibile avere una

tenuta totale tra la superficie del tetto

e la grondaia. Per questo i ricettori

vengono installati su grondaie metal-

liche.

Flusso a gravità

Flusso a passaggio pieno

Flusso a gravità

Figura 6.Curva di scarico di un sistema Wavin QuickStream confrontata con la curva dell’intensit

à di pioggia e i diversi flussi avviati del

sistema Wavin QuickStream.

Curva della capacità di scarico

del sistema Wavin QuickStream

Tempo

20

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