flessione del tetto (abbassamento);

ricettori intasati;

scostamenti dal progetto (es. distanze

tra i ricettori, layout delle tubazioni e/o

diametro dei tubi);

effetti del vento.

Per ridurre questi fattori di disturbo

al minimo, è importante che i ricettori

possano “comunicare”. Quando un ricet-

tore riceve acqua in eccesso, l’acqua deve

poter defluire verso gli altri ricettori. I ricet-

tori collegati allo stesso collettore devono

essere installati allo stesso livello per poter

consentire la comunicazione. E’ inoltre

necessario evitare che si frappongano

ostacoli tra i ricettori.

Se il vento influenza l’apporto di acqua

che precipita sui diversi tetti, questi tetti

non potranno essere collegati ad un unico

discendente, in quanto le depressioni

potrebbero risultare troppo elevate (vedere

Figura 11).

I ricettori nella zona A non dovranno essere

collegati allo stesso discendente dei ricet-

tori nella zona B, come mostra la Figura 12.

Se, però, si desidera innestarli ad uno

stesso punto di scarico, Wavin consiglia di

allacciare i tubi discendenti dalle superfici

del tetto appena sopra il livello del solaio

del piano terra, dove la pressione interna

al sistema di tubazioni è prossima allo zero

(vedere Figura 13).

Carico di pioggia

sull’area del

tetto A

Area tetto A

Per evitare variazioni eccessive del carico

di pioggia causate dal vento su zone

del tetto con pendenza diversa, Wavin

consiglia di non collegare le zone del tetto

inclinate in cui l’angolazione tra le diverse

pendenze del tetto supera i 15 gradi

(vedere Figura 14).

Portata dell’acqua piovana di progetto

Intensità di pioggia di progetto

Nella maggior parte dei paesi l’intensità di

pioggia di progetto è prescritta da norma-

tive nazionali o locali e/o dalla prassi, ed

equivale a 0,04 l/s/m2. In questi casi, sono

proprio questi i valori di riferimento da

seguire per stabilire quale sistema Quick-

Stream adottare. Nei casi in cui, invece,

non esiste una specifica prescrizione,

l’intensità di pioggia di progetto può essere

calcolata in base alla durata della precipita-

zione(Despressainminuti),allaposizione

geografica dell’edificio e al periodo di

ritorno dell’evento pluviale (T espresso in

anni). Nello specifico, Wavin consiglia di

utilizzare una portata di ritorno frequente

equivalente ad un temporale di due minuti

per consentire la normale autopulizia del

sistema di tubazioni.

La terza possibilità è quella di utilizzare il

metodo indicato nella parte 3 della norma

EN12056.

Carico di pioggia

sull’area del

tetto B

Figura 11.

Le sollecitazioni del vento possono causare

carichi diversi sulle diverse zone del tetto.

Figura 12.

Soluzione preferita per diverse condizioni di

copertura.

Figura 13.

Collegamento sopra il livello del solaio.

Figura 14.

L’allaccio ad un unico discendente è

consentito solo se la differenza massima di

pendenza non supera 15 gradi.

max 15°

Area tetto B

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