3.6. Layout del sistema

Considerazioni di carattere generale

Dopo che le informazioni relative a inten-

sità di pioggia, coefficiente di deflusso e

fattori di rischio sono state utilizzate per

calcolare il numero di ricettori necessari, è

possibile creare il layout dell’impianto. Per

questa parte dell’opera è fondamentale

che siano forniti ai tecnici Wavin i disegni

costruttivi (planimetrie/sezioni) dell’edificio

più aggiornati. Il progettista dell’edificio

deve anche indicare le posizioni in cui è

possibile posizionare le tubazioni. Sono

inoltre importanti le posizione e il tipo di

travi del tetto nonch

é i pilastri. Il proget-

tista deve indicare la preferenza sia della

posizione che del tipo di scarico. I tecnici

Wavin utilizzeranno queste informazioni

per preparare una proposta sotto forma di

disegni tridimensionali e produrre i risultati

dei calcoli idraulici.

Il modo più efficiente per soddisfare tutte le

parti coinvolte è produrre i disegni costrut-

tivi in formato digitale, preferibilmente in

AutoCAD.

Dopo che le parti coinvolte hanno accet-

tato la proposta di Wavin, l’installatore

dovrà attenersi al progetto. Eventuali modi-

fiche dovranno essere sempre discusse

e concordate da tutte le parti in causa.

Questo è necessario affinché il sistema

installato rispetti tutti i requisiti di progetto e

di corretta funzionalità del sistema sifonico.

Se tali condizioni non vengono rispettate

fedelmente, Wavin non accetterà eventuali

reclami relativi all’operatività del sistema o

ai criteri di progettazione.

Pendenza delle tubazioni orizzontali

Non serve alcuna pendenza per poter

installare il sistema Wavin QuickStream. È,

anzi, necessario prevenire pendenze nega-

tive perché favoriscono la sedimentazione

di sporcizia e non consentono il corretto

innesco del sistema. Anche la flessione dei

tubi tra i bracciali va ridotto al minimo.

Drenaggio di diverse zone del tetto

Il drenaggio di zone del tetto realizzate

con diversi materiali di copertura, aventi

pendenze diverse e posizionate ad altezze

diverse, rappresenta un caso particolare.

Inoltre, il vento può aumentare o ridurre

l’apporto totale di acqua sulle zone incli-

nate del tetto.

I sistemi sifonici sono in grado di scaricare

la capacità di progetto per cui sono stati

ideati solo quando il sistema è pienamente

innescato. Di conseguenza, è necessario

assicurarsi che il carico effettivo di pioggia

totale, che precipita su tutte le zone del

tetto collegate a un unico discendente,

sia più o meno uguale al carico di pioggia

di progetto utilizzato per il calcolo. Se le

diverse zone del tetto presentano una forte

differenza di pendenza, oppure se sono

presenti pareti vicino alle zone del tetto

che potrebbero intercettare la pioggia,

o aumentare notevolmente il carico di

pioggia a causa di eventuali variazioni

nella direzione del vento, non sarà possi-

bile garantire una distribuzione equa

dell’apporto di acqua su tutte le zone del

tetto. Inoltre, anche la presenza di diversi

coefficienti di deflusso nelle zone del tetto

causa un adescamento disomogeneo del

sistema. Per questo motivo non è consen-

tito collegare zone del tetto che presen-

tano coefficienti di deflusso diversi.

In questi casi, ci sono varie possibilità

per garantire l’innesco del sistema sifonico.

La soluzione più sicura è collegare ogni

zona del tetto a un discendente diverso.

Un’altra possibilità è quella di progettare

un altro discendente parallelo per la zona

di tetto con carico di pioggia diverso dalle

altre zone.

I due discendenti potranno essere collegati

sopra il livello del suolo dove la pressione

nel sistema è prossima allo zero.

Come precedentemente definito, indi-

pendentemente dalla soluzione scelta, è

essenziale seguire fedelmente il progetto

presentato da Wavin per evitare sbilancia-

menti nel sistema, che potrebbero causare

l’adduzione indesiderata di aria nell’im-

pianto con la conseguente perdita di capa-

cità drenante durante eventi di pioggia

intensa, comunque prevista dal progetto.

Formazione di condensa

In ambienti umidi può presentarsi la neces-

sità di isolare le tubazioni per impedire la

formazione di condensa con conseguente

gocciolamento d’acqua.

La condensa può prodursi quando l’umi-

dità relativa supera il 40%.

Solitamente, la temperatura nella parte alta

degli edifici è piuttosto elevata.

Per impedire il formarsi di condensa sulla

superficie dei tubi, occorre usare uno

spessore di isolamento sufficiente e un

foglio di tenuta al vapore sull’esterno. Lo

spessore dello strato isolante dipende

dalla temperatura ambiente, dall’umidità

e naturalmente dalla temperatura media.

È bene ricordare che, quando si tratta di

formazione di condensa, una temperatura

ambiente alta è più critica rispetto a una

temperatura ambiente bassa. Per deter-

minare le necessità di isolamento termico,

il progettista deve svolgere un’analisi dei

rischi. Nella maggior parte dei casi, si può

prendere come riferimento un isolante con

uno spessore pari a 15 mm.

Se necessario, Wavin può fornire un

pannello di isolamento per ridurre anche il

rumore indotto.

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