EBARA Pumps Europe

Dispensa tecnica

METODI DI AVVIAMENTO DEI MOTORI ELETTRICI

AVVIAMENTO DIRETTO

L’avviamento diretto è il più semplice tra i metodi di

avviamento e si ottiene collegando direttamente allo

statore la tensione di targa del motore. In genere

tale tipo avviamento si adotta per motori di piccola

potenza e che raggiungono in poco tempo la velocità

di regime.

Nella fig. 1 è schematizzato il procedimento di

avviamento diretto che si ottiene chiudendo i

collegamenti “1”.

Gli svantaggi principali consistono, come si evince

dalla figura, in un’elevata corrente assorbita dal

rotore allo spunto (avviamento) e di conseguenza in

un elevato valore della corrente richiesta dallo statore

alla rete di alimentazione, il quale crea brusche

cadute di tensione, con disturbi sulla rete stessa.

I vantaggi sono oltre che alla semplicità

dell’apparecchiatura, una buona coppia di spunto e

un tempo di avviamento minimo.

AVVIAMENTO STELLA - TRIANGOLO (Y - Δ)

Questo metodo di avviamento viene realizzato ed

utilizzato per motori che sono alimentati, a regime,

con collegamento a triangolo, gi

à indicato con la

lettera Δ.

Esso consiste nell’avviare il motore con avvolgimento

disposto a stella (Y) e successivamente all’avvio, in

prossimità della velocità di rotazione nominale, nel

passaggio degli avvolgimenti alla con

figurazione a

triangolo (Δ).

Con riferimento alla fig. 2, si chiudono i collegamenti 2

lasciando aperti i 3, configurando così gli avvolgimenti

a stella, poi si chiudono i contatti 1 e quindi il motore

si avvia a stella Y. Così facendo il motore assorbe

1

/

3

della corrente di linea rispetto al suo assorbimento

nella configurazione a triangolo Δ. Anche la coppia

di spunto viene diminuita di 3 volte rispetto ad un

avviamento a triangolo.

Quando viene raggiunta una certa velocità prefissata,

si aprono i collegamenti 2 e in contemporanea si

chiudono i 3, configurando così gli avvolgimenti a

triangolo. La coppia sale come del resto sale anche

la corrente assorbita, rispetto alla configurazione a Y.

Questo metodo trova applicazione per motori di

potenza generalmente compresa tra i 7 e i 50 kW.

Fig. 1

Fig. 2

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