Per il corpo della maniglia si scelse di adottare il tubo Manne-
sman
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perch
é si trattava di un prodotto molto diffuso, facilmen-
te reperibile, impiegato nell’industria delle costruzioni ma sopra
tutto nell’idraulica. Questo consentiva di avere a disposizione gli
elementi come giunti e curve necessari alla composizione delle di-
verse forme, oltre alle apparecchiature per lavorarlo.
Nell’ipotizzare il “line-up” di prodotto ci si convinse che fosse
necessario allestire diverse forme e questo imponeva la realizza-
zione di elementi indispensabili per l’unione tra le varie parti.
Restava da risolvere la questione del rivestimento, inizialmente
si ipotizzò di impiegare la verniciatura, poi ci si convinse di sce-
gliere un estruso plastico suggerito da un fornitore che ebbe un
ruolo importante nella messa a punto sia degli stampi dei compo-
nenti, sia appunto per il rivestimento.
Era pronta la versione “tipo A” la prima linea di maniglioni in-
teramente prodotta con le risorse aziendali; era un buon prodotto,
funzionale, ma ancora “acerbo”.
riCorDava anCora emiDio Carloni
Il problema erano le giunzioni tra le parti dritte e le curve che
non veniva accettata perché rendeva l’oggetto grossolano. Per ri-
solvere questo aspetto era necessario intervenire sulla struttura e
ci si convinse di realizzare una maniglia in un unico pezzo, senza
giunzioni piegando il tubo alle estremità.
Certamente questa implemetazione introduceva ulteriori com-
plessità in fase di assemblaggio ma era una correzione necessaria
anche perché offriva il vantaggio di avere un prodotto davvero uni-
co e dal punto di vista industriale, riducendo il numero dei compo-
nenti, lo semplificava. Ci volle pazienza, tempo e molte prove, ma
alla fine fu trovata la soluzione anche per superare questo “impas-
se”: era pronta la versione “tipo B”.
Al termine di un lungo processo di sviluppo e d’affinamento, la
nuova linea di prodotti si dimostrò subito per qualcosa di unico,
almeno per il mercato italiano in cui venne proposta inizialmen-
te, ed effettivamente non c’era nulla di paragonabile alle maniglie
“Tubocolor®” di Ponte Giulio. La principale caratteristica di offrire
una piacevole sensazione di morbidezza e calore al tatto ne diven-
ne il più importante “plus”, e questo era dovuto alla scelta di adot-
In questa pagIna, In alto una fase della lavorazione delle maniglie su
un banco di prova. In basso uno scorcio dello stand presso la fiera di
Genova “Technohotel” nell’edizione dell’anno 2000.
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