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Camilla Bellini e Paola leo
l luogo per eccellenza adibito alla cura e all’igiene della persona ha mutato il
suo ruolo nel tempo, ampliando i suoi spazi ed evolvendosi, da bagno a sala
da bagno. Un cambiamento che non ha investito solo le metrature ma anche
l’approccio progettuale che studia gli spazi e l’inserimento degli arredi e dei
componenti tecnici al suo interno. Tra le fila dei ricordi di chi si riconosce in
una generazione che va dai millennial ai babyboomer, è frequente l’immagine
del bagno come di una stanza stretta e lunga in cui i sanitari sono a pochi centimetri dal
lavabo e di fronte alla vasca o alla doccia con tendina. Se l’immaginario comune di chi
ha vissuto in prima persona questi spazi (o di chi ne ha memoria dall’infanzia) conduce
a quel tipo di configurazione, si concorderà che oggigiorno il concetto di bagno è mutato
anche nella sua funzione di spazio. Dal bisogno si è passati all’igiene, poi alla cura e al be-
nessere fino a diventare rituale e relax. In un ordine intriso di corsi e ricorsi storici che dai
bagni primordiali ci ha portato alle stanze da bagno e accesso all’igiene come elemento
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