Matrice: note sulla collezione | Matrice: notes on the collection

La collezione ceramica Matrice

Con la collezione Matrice, Brondi e Rainò studiano le diverse rese di superficie del

materiale ceramico, esplorandone le qualità percettive e le varianti tattili, con l’intento

di comporre una collezione che guarda alla materia cemento come orizzonte di

ispirazione e come soggetto da interpretare secondo codici - fisici ed estetici - inediti.

Il progetto, identificato da un’ampia gamma di elementi e distinto da una decisa

versatilità di reciproco abbinamento tra questi, è caratterizzato dalla possibilità di

ottenere un ricco spettro di soluzioni compositive.

In Matrice, figurazione e astrazione si coniugano per originare un prodotto

che ha l’ambizione di ridefinire il codice espressivo del cemento, mai imitato ma

criticamente interpretato.

Distinta da differenti rese di superficie, finiture e formati modulari, la collezione

è il punto di partenza per la costruzione di un alfabeto ceramico con coordinate

spaziali adatte a diverse declinazioni d’uso - posata a pavimento o rivestimento

verticale, in interno o esterno - avendo anche la possibilità di arricchirsi, con un lavoro

aggiuntivo a quello di produzione delle lastre, di una trama di incisioni lineari stuccabili

manualmente con tinte forti e utili ad ottenere un decoro geometrico dalle infinite

combinazioni di disegno: queste trame, moltiplicandosi sulla superficie, generano

la perdita percettiva della fuga tra i singoli elementi ceramici, eludendo la consueta

rigidità ortogonale della griglia di posa.

L’austerità concreta del cemento, simbolicamente associabile a un’idea di

evidente modernità architettonica, è messa in contrasto dialogico con il calore di

certi segni grafici ispirati dalla tradizione di ricami e motivi tessili tipicamente italiani:

il connubio risultante dall’associare una materialità solida e uniforme (il cemento)

con elementi decorativi “gentili” (le incisioni grafiche) conduce a risultati insoliti,

intensamente espressivi.

La progettazione, anche avvalendosi di elementi di ispirazione propri delle

architetture moderniste e studiando la particolare armonia delle partiture in cemento

a vista di alcune soluzioni di composizione di quella stagione creativa, ha stimolato

la reinvenzione di finiture applicabili alla materia ceramica che regala la possibilità di

essere artefici di combinazioni originali e sempre differenti, per realizzare ambienti

abitabili di decisa intensità e di grande personalità.