Esattamente come il comfort abitativo in generale, il comfort acustico riguarda la
condizione ottimale di un campo sonoro in relazione all’attività che si sta svolgendo.
Migliore sarà la qualità acustica all’interno di un ambiente, più benessere avremo.
Se si sottovaluta la qualità acustica nella costruzione degli edifici, si crea un ambiente
con scarso comfort acustico, all’interno del quale i rumori e il riverbero eccessivo del
suono possono portare ad alcuni disturbi per la salute dell’uomo, quali ad esempio
emicranie, stanchezza e vertigini.
I contributi sonori (diretti e riflessi)
dipendono dalle geometrie dell’ambiente
e dalla composizione delle superfici, che
sono tanto più riflettenti quanto più sono
lisce. Il vetro e gli specchi, ad esempio, sono
materiali che riflettono moltissimo.
Il campo sonoro riverberato (cioè riflesso)
giunge all’orecchio umano in ritardo rispetto
a quello diretto poiché il rumore impiega di
più ad attenuarsi e a cessare completamente
rimbalzando tra le pareti, il soffitto e il
pavimento. Il tempo di riverbero può essere
diminuito con una soluzione fonoassorbente.
Anche il pavimento in legno svolge la sua parte: riduce di 3 volte il riverbero rispetto
alla ceramica e di 10 volte rispetto ad altri materiali come marmo, granito e cemento.
Un ambiente acustico adeguato, nel quale il campo sonoro è ottimale, genera benessere
e contribuisce al miglioramento delle capacità intellettive.
Ad esempio, in un’aula scolastica adeguatamente progettata dal punto di vista acustico,
possono aumentare: la comprensione delle spiegazioni dell’insegnante, le capacità mnemoniche
degli studenti e in generale il loro rendimento scolastico.
La qualità acustica di un ambiente è determinata da alcuni fattori:
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