noto per aver coniato il concetto di Progettazione
Universale, ha sviluppato i principi di progettazione
ideale, che –oltre ai requisiti di base per un buon
design, come l’estetica e la longevità – sono: ampia
fruibilità, flessibilità d’impiego, uso semplice e intuitivo,
elevata tolleranza ai guasti, sicurezza ed ergonomia.
DINAMICA ⁄ DINAMICO
Dinamica (dal greco”dynamiké” = potente o “dýnamis”
= forza) è la teoria del movimento dei corpi sotto
l’influenza delle forze. La dinamica è usata come
caratterizzazione di persone, ambienti e oggetti e
significa che qualcosa o qualcuno ha forza interiore,
èvivace,inmovimentoedeuforico.Ildinamismo
identifica lo stato opposto a statico. Nella musica,
dinamico indica l’intensità del suono. La dinamica si
riferisce anche al movimento interiore o alla vivacità di
un’opera d’arte o di un oggetto di design, un edificio o
uno spazio progettato. Un’impressione dinamica o in
movimento può essere causata da elementi di design
che generano un contrasto o asimmetria, strutture o
linee organicamente curve.
ECLETTISMO ⁄ ECLETTICO
Con eclettismo (dal greco”eklektos” = selezionato)
si definisce una tecnica o metodologia in cui diversi
oggetti, stili, materiali, elementi o sistemi filosofici ven-
gono combinati e messi insieme per formare qualcosa
di nuovo. Per decenni l’Eclettismo è stato decisivo per
il concetto di creatività come espressione artistica o
principio progettuale che si avvale di opere d’arte già
esistenti, spesso storiche. È anche un segno dei periodi
stilistici dell’arte europea dall’inizio dello Storicismo.
Per molto tempo l’eclettismo è stato usato come espres-
sione di critica verso un design privo di originalità.
Come processo artistico, l’Eclettismo postmoderno
è importante per la riflessione critica sul materiale
esistente. Nella progettazione, il principio eclettico
rappresenta una tecnica per allineare o reinterpretare
le citazioni al fine di creare un’esperienza originale –
cioè creativa e innovativa – o per reinterpretarla. In
questo modo qualcosa di nuovo emerge dagli oggetti
conosciuti. Spesso diventa un gioco di citazioni e
simboli presi dal mondo del design e dell’architettura
(vedi AXOR Urquiola).
ELEGANTE
L’aggettivo “elegante” indica uno stile appropriato;
significa possedere uno stile caratteristico, avere
buon gusto. Un design equilibrato che convince per
l’armonia dei singoli elementi e attraverso un quadro
generale uniforme, di solito viene percepito come
elegante.
E L E G A N Z A
All’eleganza (dal latino “elegantia” = gusto fine,
finezza o selettività) si associa un gusto raffinato che
appare prestigioso e curato. Le persone che vestono o
arredanoconeleganzaintendonoesprimereunsenso
del gusto raffinato, cioè esperto, colto. Nella maggior
parte dei casi, vengono utilizzati elementi classici
perfettamente armonizzati; mentre si tende a eliminare
elementi troppo chiassosi o vivaci.
ERGONOMIA ⁄ ERGONOMICO
“Ergonomico” è di solito sinonimo di “adattamento”
o “uso ottimizzato”. Ergonomia (dal greco antico
“ergon” = lavoro, lavoro e “nomos” = regola, legge)
era originariamente un metodo di progettazione del
luogo di lavoro efficiente e rispettoso del corpo. Un
design ergonomico ha l’obiettivo di migliorare la
collaborazione tra uomo e macchina e di realizzare
prodotti gestibili o comodi da usare.
ESTETICA ⁄ ESTETICO
L’estetica è la teoria della percezione sensoriale (dal
greco”aisthesis” = percezione). Ciò che si intende non
è “il bello” in sé, ma la dottrina delle leggi e dei fonda-
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menti del bello (armonia), come si evince dalla natura
e dall’arte. Qui si esamina la questione se le proprietà
estetiche debbano essere considerate oggettive o se
la bellezza sta negli occhi di chi guarda. Dipende
meno dal gusto personale che dal gusto antropico in
generale o dalla percezione sociale generale di ciò
che è bello (vedi Rapporto aureo). Il linguaggio quo-
tidiano usa spesso il termine “estetico” come sinonimo
di “bello, equilibrato, di buon gusto, accattivante”. In
realtà, devono essere considerate tutte le proprietà
sensibili che stabiliscono come percepiamo il nostro
ambiente e gli oggetti – in particolare, il motivo per cui
li percepiamo come belli o brutti. Spesso proporzioni
equilibrate, cadenze equivalenti o graduali e combi-
nazioni di colori armoniosi vengono percepite come
particolarmente estetiche o belle e piacevoli. Ciò che
percepiamo come estetico ha in parte un fondamento
biologico, ma anche sociologico (dato dall’ambiente
in cui viviamo) e culturale. Allo stesso modo, sono molti
i fattori che determinano la percezione più o meno
convincente dell’estetica di un design. In alcune culture
le forme ridotte e armoniosamente proporzionate sono
considerate belle, in altre invece un ricco ornamento.