Catalogo AXOR

GLOSSARIO DEL DESIGN

discipline creative. La discussione sulla determinazione

temporale contenutistica di cosa sia esattamente post-

moderno è in atto dagli inizi degli anni ‘80. Il pensiero

postmoderno non vuole essere inteso come una sempli-

ce diagnosi del tempo, ma come un movimento critico

del pensiero, che si oppone alle ipotesi di base della

modernità e indica delle alternative. La metà degli anni

‘70 vide la formazione del movimento d’Avanguardia,

che divenne uno stile negli anni ‘80. In architettura è

stato ispirato principalmente dagli americani Robert

Venturi e Charles Jencks e nel design da personalità

come Ettore Sottsass o Alessandro Mendini o da

gruppi italiani come Alchimia e Memphis. Inizialmente

inteso come una protesta contro il design funzionalista

privo di emozione, lo stile postmoderno nel design

si è rivelato un grande successo commerciale, ma si

è anche velocemente fatto strada un design poco

pratico e qualunquista e uno stile un po’ kitsch. Nel

Postmodernismo le forme sono spesso usate come

citazione giocose, decorative e spesso senza una

vera funzione. È considerata originale non tanto la

riconnessione, quanto la ricombinazione e la nuova

applicazione di forme e idee. Le tecniche artistiche

predominanti sono la decostruzione, il campionamento

e la combinazione degli oggetti recuperati. La fun-

zione comunicativa degli oggetti riprende un ruolo di

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primo piano. Da allora l’architettura e il design sono

tornati ad essere ancora più interessati al “linguaggio

degli oggetti”.

PROPORZIONE ⁄ PROPORZIONALE

In estetica la proporzionalità si riferisce a rapporti di

dimensione o lunghezza particolarmente “gradevoli”

per l’occhio. Nelle arti figurative viene definito propor-

zione il rapporto delle parti del corpo l’una con l’altra

e con l’insieme (considerata la scala ideale) e in archi-

tettura le dimensioni di larghezza, altezza e profondità

sono correlate alla struttura generale (vedi Rapporto

aureo). Il senso di equilibrio delle proporzioni non è un

prodotto casuale, ma determinato a livello biologico,

estetico e culturale – quindi per gli europei le auto

americane sembrano nel complesso sproporzionate,

ma in sé armoniose, mentre l’ideale di bellezza dei

colli molto lunghi delle culture africane contrasta

decisamente con il nostro senso delle proporzioni,

poiché in questo caso la relazione di una parte

con il tutto sembra squilibrata. Nella moda il gusto

cambia più velocemente che in altri settori, mentre in

architettura, ad esempio, anche le proporzioni devono

essere calcolate da un punto di vista strutturale.

P U R I S M O ⁄ P U R I S T A

Il Purismo (dal latino “purus” o francese “purisme”)

è oggi generalmente identificato con “semplicità”.

Il Purismo è uno stile d’arte e architettura moderni

appartenente al XX secolo. Il termine, tuttavia, deriva

originariamente dalla critica del linguaggio, dove è

richiesto uno stile puro, genuino, libero da qualsiasi

elemento estraneo. Il Purismo vuole preservare una

peculiarità culturale autentica, originale e pura. In tal

senso, un design stilistico classico può essere conside-

rato purista. Il Purismo è quindi sempre associato a un

certo rigore. Come atteggiamento creativo il Purismo

è emerso da un’estetica derivata dal Costruttivismo

russo, che richiedeva un’arte netta e rigorosa basata

su forme puramente architettoniche e geometriche.

L’ideale è la composizione di forme geometriche

elementari, evitando effetti puramente decorativi.

Oggi, nel significato correlato al design, il Purismo si

riferisce a un linguaggio formale estremamente ridotto,

con un’estetica quasi ascetica, da cui si può evincere

persino una componente morale: la modestia nel

design esterno e formale, che dovrebbe promuovere

una concentrazione quasi sacra sulle qualità interiori.

Esempi tipici sono un mix ridotto di materiali, superfici

non trattate, chiarezza attraverso linee nette, forme

geometriche o archetipiche (anche tradizionali,

semplici), un design omogeneo dal punto di vista

cromatico o a forti contrasti con pochi colori primari,

combinazioni di bianco e nero e sfumature di grigio.

Struttura, atemporalità e sostanza caratterizzano il

Purismo (vedi AXOR Uno).

RAPPORTO AUREO

Nell’arte e in architettura il rapporto aureo è spesso

definito come la proporzione ideale di lunghezze

diverse tra loro. È considerato la sintesi di estetica e

armonia ed è stato già applicato in modo intuitivo

prima che fosse trovata la formula corrispondente. Il

rapporto aureo è stato anche suggerito in molte opere

di artisti del Rinascimento, tra cui Raffaello, Leonardo

da Vinci e Albrecht Dürer. Il rapporto aureo descrive la

divisione armonica di una distanza in una sezione più

piccola e una più grande nella relazione matematica

di b:a = c:b. Di conseguenza, la parte più grande

si comporta rispetto alla lunghezza totale quanto la

parte più piccola rispetto alla sezione più grande (vedi

AXOR UNO).

R E T R Ò

Retrò (dal latino “retro” = indietro) in molti ambiti

designa fenomeni collegati specificamente a tradizioni

o caratteristiche più vecchie. In questo fenomeno di