Con questo libro vorrei raccontarvi il nostro lavoro e le nostre
esperienze attraverso immagini, riflessioni e appunti di
viaggio raccolti qua e là in giro per il mondo.
Alla fine degli anni Ottanta iniziai a inventare e produrre
lampade con l’idea di fare una collezione esattamente
come quella che presento ora: lampade in cui semplicità,
leggerezza, emozione, invenzione e stupore sono gli
ingredienti fondamentali.
Le lampade e le soluzioni luminose che inventiamo ogni giorno
sono il nostro linguaggio, sono le parole che utilizziamo per
raccontare le nostre storie.
Storie fatte di luce. Perché la luce è racconto.
La luce suggerisce soluzioni impreviste e dettagli dimenticati.
Sottrae, crea pieni e vuoti, sottolinea gesti ed espressioni.
Necessaria per illuminare, ma anche per sedurre, dare un senso
di mistero, suggerire metafore e immaginare scenari destinati
a diventare il teatro mobile e cangiante della nostra vita.
Uno dei principali problemi che affrontiamo quando
progettiamo è quello di pensare ogni volta a una luce mai
vista prima.
Cerchiamo di realizzare progetti in grado di andare oltre la
tecnica, il colore, il materiale. In una lampada vogliamo trovare
altro: esplorazione e autenticità, narrazione e passione.
Le nostre creazioni sono generose, godono nell’illuminare più
che nel farsi vedere, ed è questo che le rende protagoniste.
Ho sempre cercato una luce personale ed eretica, dove per
eresia intendo libertà, sperimentazione e curiosità. Per questa
ragione, qui non troverete tutte le nostre lampade e anche di
quelle presentate non indicheremo tutte le caratteristiche.
Incontroluce non è, né vuole essere un catalogo completo, ma
una geografia emozionale del mio mondo.
Quando ho iniziato a pensare a questo libro, ho deciso di
dividerlo in capitoli:
Stati fondamentali della luce, Luce dovunque, Elementi di
luce, Handmade, Ready-made, Gioco e ironia, Luce fuori,
Luce sartoriale.
Questo tipo di narrazione mi somiglia e mi permette di
comunicare meglio ciò che sento, ogni titolo suggerisce un
percorso luminoso e una chiave d’interpretazione possibile.
Nel mio lavoro sono stati determinanti alcuni incontri con
persone speciali. Persone che mi hanno regalato il loro
tempo, che mi hanno insegnato a guardare le cose e a
metterle insieme.
Incontroluce è anche un’occasione per ringraziare tutti i miei
fantastici collaboratori e tutte le persone che contribuiscono
alla realizzazione dei nostri progetti.
Per maggiori approfondimenti vi invitiamo a consultare il
nostro sito web e il manuale tecnico.
davidegroppi.com
The idea behind this book is to tell a story, about our work and
what we have learned. It’s a collection of images, reflections
and notes we have gathered while travelling the world over.
I started inventing and making lamps at the end of the 1980’s
with the idea of creating a collection that is exactly like the one
we are presenting here today. The fundamental ingredients we
employ are simplicity, weightlessness, emotion, invention and
amazement.
Our language is that of the lamps and lighting solutions we
come up with. These are the words we use to tell our stories.
They are stories of light, because light in itself is a story.
Light provides us with sudden solutions and detail we had
forgotten. It creates fullness or emptiness. It can take away,
or underline gestures and expressions of the people around it.
We need it to see things, but also to seduce, to provide a sense
of mystery, to hint at metaphors and provide scenery destined
to become the ever-changing street theatre of our lives.
One of the biggest problems we face while coming up with
new lighting solutions is to try to imagine lamps that have
never been seen before.
We are always trying to create things that go beyond
technology, colour or form. We’re searching for something
else: invention and uniqueness, narration and passion.
Our creations are generous, they enjoy lighting even more than
they enjoy being seen. This is what makes them so special.
I have always searched for a personal and rather heretic vision
of light, by heresy, I mean freedom, experimentation, curiosity.
That’s why you won’t find all our lamps here, nor will we inform
you as to all the characteristics of the ones we have decided
to present.
Incontroluce is not, nor was intended to be, a complete
catalogue of our products, but a kind of emotional landscape
of my world. When I started thinking about this book, I decided
to divide it into chapters:
Stati fondamentali della luce (Fundamental states of light),
Luce dovunque (Light everywhere), Elementi di luce (Elements
of light), Handmade, Ready-made, Gioco e ironia (Games and
irony), Luce fuori (Outdoor light), Luce sartoriale (Tailored
light).
This kind of organisation by subject represents me best and
expresses my feelings more accurately. Each of these titles
indicates a path of light and a possible way to interpret it.
One aspect of my work that has been essential is meeting
special people, those who have given me their time and taught
me how to look at things in a different way and put them
together.
Incontroluce is also a way of thanking these precious
collaborators, people who have actively contributed in the
process of conceiving and creating our lighting projects.
For more detailed information about our products, please go
to our website and consult the technical manual.
davidegroppi.com
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